Russia, Putin presenta il tank T-14 ma la crisi rallenta il piano di riarmo - Affaritaliani.it

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Russia, Putin presenta il tank T-14 ma la crisi rallenta il piano di riarmo

Tutto pronto per il Victory Day. Il 9 maggio a Mosca si tiene l'annuale parata militare e Putin presenterà il nuovo carro armato T-14. Il leader aveva promesso investimenti per 20 trilioni di rubli nel settore militare ma la crisi economica sta ridimensionando la corsa agli armamenti. La crisi sta infatti costringendo Vladimir Putin a ridurre, sottotraccia, gli investimenti militari. 

Tutto questo anche se proprio in questo weekend Mosca mostrerà i suoi artigli al mondo e presenterà ufficialmente il carro armato T-14, primo tank progettato e prodotto da Mosca dopo la dissoluzione dell’Urss. L’evento è particolarmente simbolico, dato che con il Victory Day si celebra la capitolazione della Germania nazista durante l’ultimo conflitto mondiale. Il 9 maggio ricorrerà il settantesimo anniversario, e il debutto del T-14 servirà a suggellare il ritorno sulla scena mondiale della Russia di Putin come potenza militare in grado di gareggiare con gli Stati Uniti.

Il tank è il frutto di una consistente campagna di riarmo promossa dal presidente russo negli ultimi anni e che ha portato a circa 344 miliardi di euro di investimenti per lo sviluppo di nuovi armamenti. La realtà è però che questa possente campagna di riarmo ha subito e subirà nei prossimi tempi un brusco stop. La promessa di Putin di spendere entro il 2020 circa 20 trilioni, vale a dire 20 mila miliardi, di rubli nel settore militare fatta nel 2010 con ogni probabilità non verrà mantenuta.

Il crollo del valore del rublo, l'inflazione galoppante e l'aumento delle sanzioni dell'occidente hanno forzato il Cremlino a tagliare la spesa e rinviare i piani militari. Il progetto di modernizzazione che avrebbe dovuto sostituire e rinnovaer il 70% dell'armamentario russo, ancora in larga parte rimasto all'era sovietica, è stato per forza di cose rivisto al ribasso. Dopo il raddoppio delle spese militari operato da Mosca tra il 2007 e il 2013 è chiaro anche a Putin che questo ritmo è impossibile da tenere quando lo spettro dell'ingresso in recessione è quantomai concreto per l'orso russo.