Affari Europei
Sanzioni, l'Italia molla Berlino e si avvicina a Mosca: "No automatismi"

L'Italia prova ad aprire una breccia nel clima di ostilità verso la Russia. Roma ha infatti che si apra un 'dibattito politico' sul rinnovo delle sanzioni economiche della Ue alla Russia in scadenza il 31 dicembre prossimo. Il rinnovo di sei mesi era previsto come 'punto A', ovvero senza discussione, nella riunione dei rappresentanti permanenti dei 28 (Coreper). Secondo qualificate diplomatiche l'Italia non ha approvato la proposta di rinnovo "automatico" per sei mesi chiedendo alla presidenza di turno lussemburghese che il tema fosse affrontato con dibattito, tra i 28 ambasciatori.
La presidenza ha quindi tolto il tema dall'ordine del giorno riservandosi di valutare se riproporlo in una nuova riunione del Coreper, al Consiglio esteri in programma lunedì prossimo o al vertice dei leader che si terrà giovedì e venerdì della prossima settimana (17-18 dicembre). La mossa italiana sorprende Angela Merkel e la Germania, da sempre i fautori delle sanzioni a Mosca. Solo pochi giorni fa, nonostante la crisi successiva agli attentati di Parigi, Berlino aveva fatto sapere che non sarebbe stato in discussione il rinnovo delle sanzioni legate all'azione russa in Ucraina.
Ora l'Italia stoppa tutto, complice anche un momento nel quale qualcuno ha compreso che è necessaria una collaborazione politica e forse militare con Putin, compresa la Francia di Hollande. La decisione del governo Renzi deriva anche dal continuo pressing delle imprese italiane e di Confindustria, che più volte hanno espresso la loro contrarietà al prolungamento delle sanzioni, colpevoli di mortificare l'export delle nostre aziende.