Stangata sul vertice Renzi-Juncker. L'Ue: "Roma fonte di possibili ricadute per l'Eurozona" - Affaritaliani.it

Affari Europei

Stangata sul vertice Renzi-Juncker. L'Ue: "Roma fonte di possibili ricadute per l'Eurozona"

Vanno eliminati squilibri economici esistenti e potenziali per evitare esposizione a rischi. Lo ha detto il commissario europeo per l'Euro, Valdis Dombrovskis, commentando le relazioni sugli Stati membri, documenti di lavoro su cui il collegio dei commissari dovra' adottare le raccomandazioni specifiche per Paese, attese per maggio. "In un contesto caratterizzato da crescenti rischi esterni e da una maggiore volatilita' dei mercati finanziari, e' urgente rafforzare i fondamentali delle nostre economie", ha sostenuto Dombrovskis, secondo cui "Alcuni Stati membri devono affrontare con maggiore decisione le vulnerabilita' che ancora persistono, come l'elevato debito pubblico e privato". Il commissario europeo non ha menzionato Stati, ma e' chiaro che le sue parole sono rivolte anche all'Italia. Il nostro Paese ha il secondo rapporto debito/Pil piu' alto d'Europa dopo quello greco.

ITALIA - "Data la sua centralità nella zona euro, l'Italia è fonte di potenziali ricadute sugli altri Stati membri, mentre la ripresa italiana risente a sua volta delle condizioni esterne", ha dichiarato la Commissione Ue nella Relazione sull'Italia 2016. "La ripresa modesta e le debolezze strutturali del Paese influiscono negativamente sulla ripresa e sul potenziale di crescita dell'Europa. Le dimensioni e le fitte connessioni commerciali e finanziarie che caratterizzano l'economia italiana - rileva il documento - implicano che il suo stato può avere conseguenze di rilievo per le altre economie dell'Ue. Allo stesso tempo la domanda esterna e l'andamento dell'inflazione sono di primaria importanza per la ripresa dell'economia italiana, per gli sforzi di riduzione del rapporto debito/Pil e per il ritorno alla competitività".

"L'abolizione dell'imposta sulla prima casa a partire dal 2016 non e' in linea con le reiterate raccomandazioni del Consiglio di spostare la pressione fiscale dai fattori produttivi ai consumi e ai beni immobili", afferma la Commissione Ue. "Inoltre, non e' stato dato seguito alle raccomandazioni specifiche per paese, quali - si osserva - la revisione dei valori catastali e delle agevolazioni fiscali".

"Nel complesso l'Italia ha compiuto qualche progresso nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per Paese del 2015". Bruxelles ricorda la riforma del mercato del lavoro, dell'istruzione e le misure "importanti" per le banche. Ma "in alcuni settori fondamentali vi è margine per ulteriori interventi": spending review, tassazione sulla prima casa, catasto, fisco, contrattazione collettiva e termini prescrizione.

"La fuga di cervelli può causare una perdita netta permanente di capitale umano altamente qualificato, a danno della competitività dell'Italia. A medio e lungo termine può compromettere le prospettive di crescita economica dell'Italia e anche le sue finanze pubbliche". È quanto sostiene il rapporto della Commissione Ue .

SOLO SUGGERIMENTI - "Promuovere la crescita e l'occupazione resta il primo obiettivo" della Commissione europea, ma siccome la ripresa dell'Ue "rimane fragile", gli Stati membri sono esortati a "proseguire con le riforme economiche e a correggere gli squilibri macroeconomici ancora esistenti". Lo ha detto il commissario per gli Affari economici, Pierre Moscovici. "Questi esami approfonditi - ha spiegato Moscovici - costituiranno la base per il necessario dialogo tra le istituzioni dell'UE e i governi nazionali in primavera, in vista della prossima serie di raccomandazioni specifiche per paese".

GERMANIA - Sulla Germania pesa l'incognita dei migranti. Lo riconosce la Commissione europea nelle relazioni approfondite dei Paesi con rischi economici potenziali, pubblicate oggi a Bruxelles. I documenti di lavoro, che serviranno al collegio dei commissari come base per la stesura delle prossime raccomandazioni specifiche per Paese, mettono l'accento sulle conseguenze non scontate dei richiedenti asilo. Stando al testo, "mentre si prevede che l'afflusso di rifugiati sostenga il Pil tedesco nel breve periodo, grazie ad un aumento della domanda interna, l'effetto a medio termine per l'occupazione e la crescita dipende dalla positiva integrazione nel mercato del lavoro dei rifugiati".

FRANCIA - La Francia spende tanto e male, e non sa ancora invertire la tendenza. Questo uno dei principali rilievi della Commissione europea contenuti nelle relazioni approfondite dei Paesi con rischi economici potenziali, pubblicate oggi a Bruxelles. Si tratta di documenti di lavoro, da cui il collegio dei commissari partira' per scrivere le prossime raccomandazioni specifiche sulle cose da fare. Il documento tecnico riferito alla Francia rileva che "l'efficienza della spesa pubblica francese rimane limitata". Questo, insieme a un debito pubblico "elevato e crescente" e una crescita di produttivita' "deteriorata" per i Paese "potrebbe essere una fonte di rischi significativi". La Commissione precisa che "non ci sono rischi immediati a breve termine", tuttavia ci sono "esigenze di consolidamento significative nel corso dei prossimi anni per ridurre gli elevati deficit e debito pubblico". Si rileva inoltre l'esigenza di accrescere la competitivita', in quanto i recenti miglioramenti relativi alle esportazioni francesi "non sono dovuti un miglioramento strutturale, ma sono guidati principalmente dal deprezzamento dell'Euro".