Affari Europei
Ttip, sì di Strasburgo ai negoziati con gli Usa. No ai tribunali privati
Dopo il rinvio deciso da Martin Schulz durante la scorsa Plenaria per la mancanza di un testo condiviso, oggi l'aula di Strasburgo ha dato il via libera ad un documento che esprime la posizione del Parlamento europeo sulle trattative in corso tra Commissione europea e il governo di Washington sul Trattato di libero scambio Usa-Ue, ormai conosciuto con l'acronimo di Ttip.
Secondo i deputati le trattative devono tutelare i consumatori europei, non abbassare gli standard di sicurezza e soprattutto non contemplare la possibilità per gli investitori privati di ricorrere a tribunali speciali, gli Isds. Corti private che, secondo le proposte iniziali, avrebbero dovuto dirimere le dispute tra multinazionali e governi, senza possibilità di appello.
E proprio sull'Isds Ppe e S&D non avevano trovato un accordo durante la scorsa Plenaria. I socialisti volevano stralciarlo del tutto, mentre i popolari preferivano tenere aperto uno spiraglio. Il Parlamento europeo ha messo oggi la pietra tombale sull'Isds approvando con 436 voti favorevoli, 241 contrari e 32 astenuti la risoluzione del deputato socialista tedesco Bernard Lange sul trattato di libero scambio.
Il testo serve ad orientare l'operato della Commissione visto che, una volta concluse le trattative, sarà il Parlamento di Strasburgo ad avere l'ultima parola. E a votare contro, come oggi, saranno i Verdi, la sinistra della Gue e gli euroscettici.
“Secondo me, quello redatto da Lange è uno dei migliori testi mai presentanti negli ultimi anni” ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. “Possiamo concludere che l’Isds non ha più un futuro perché la stragrande maggioranza dei deputati ha votato per sostituirlo con un nuovo sistema di regole sul commercio internazionale capace di evitare che le recriminazioni degli investitori privati possano minare la sovranità degli Stati”.
Dello stesso parere il capogruppo S&D, Gianni Pittella: “Crediamo che un Ttip buono e giusto possa portare tanti benefici ai cittadini europei e alle imprese in termini di crescita e lavoro ed eviterà una corsa globale al ribasso sui diritti umani, ambientali e sugli standard lavorativi. Ma ho detto un buon Ttip, non qualsiasi Ttip”.
“Quello di oggi è un altro successo per la democrazia europea, dopo quello relativo alla trasparenza dei negoziati: con questo voto siamo riusciti a far sentire in maniera chiara la posizione dell'unica istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini”, ha dichiarato l'eurodeputata Pd Alessia Mosca. Di parere opposto il Movimento 5 Stelle. “Oggi le grandi lobby hanno vinto una battaglia, ma non la guerra”, hanno spiegato Tiziana Beghin e David Borrelli, secondo cui “oggi è una sconfitta per la democrazia nel Parlamento Europeo e l’alfiere di questa sconfitta è il presidente Schultz che, ormai, considera il Parlamento come il suo regno e fa quello che vuole”.