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Affari Europei
Ue, guerra agli sprechi alimentari. Target: dimezzarli entro il 2050

Ue, in arrivo tagliola sugli sprechi alimentari: -50% entro il 2030

Nella risoluzione votata al Parlamento Ue l'invito a Bruxelles a facilitare le donazioni di cibo e a rendere più chiare le etichette "da consumarsi preferibilmente entro" e "da consumarsi entro" Tagliare lo spreco alimentare del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030. Facilitare le donazioni di cibo e rendere piu' chiare le etichette "da consumarsi preferibilmente entro" e "da consumarsi entro". E' quanto stabilisce una risoluzione del Parlamento europeo votata con 623 voti a favore, 33 contrari e 20 astensioni.

88 milioni di tonnellate di rifiuti in Ue

"Nei paesi sviluppati il cibo viene sprecato soprattutto alla fine della catena alimentare, alla distribuzione e al consumo. Ognuno ha la responsabilità di dover affrontare questo problema - ha affermato la relatrice Biljana Borzan (S&D, HR) -. La mia relazione richiede una risposta coordinata delle politiche in materia di etichettatura, responsabilita' e istruzione, poiché la maggior parte dei consumatori non capisce il significato preciso dell'etichettatura da consumarsi preferibilmente entro e da consumarsi entro. Inoltre, dovremmo affrontare le carenze della legislazione comunitaria esistente nei casi in cui si ostacolano le donazioni alimentari", ha aggiunto Borzan. I rifiuti alimentari nell'Ue sono stimati a 88 milioni di tonnellate, pari a 173 kg pro-capite annui. La produzione e lo smaltimento di questi rifiuti portano all'emissione di 170 milioni di tonnellate di CO2 e al consumo di 26 milioni di tonnellate di risorse.

Facilitate le donazioni di cibo, più chiare le etichette "da consumarsi preferibilmente entro" e "da consumarsi entro"

Gli eurodeputati invitano in particolare gli Stati membri a prepararsi a ridurre i rifiuti alimentari del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2014 - un obiettivo che il Parlamento Ue ha introdotto nella legislazione sullo spreco alimentare votata a marzo. Le autorita' nazionali dovrebbero informare i consumatori sul significato esatto delle date poste sulle etichette "da consumarsi preferibilmente entro" e "da consumarsi entro", includendo informazioni sulla possibile fruizione dei prodotti alimentari anche dopo la scadenza della data "preferibilmente entro". La Commissione dovrebbe inoltre valutare la rimozione delle date di scadenza per i prodotti che non presentano alcun rischio per la salute e per l'ambiente.

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