Affari Europei
Ukip, Farage punta a esportare il modello anti Ue. Ma c'è l'ipotesi scissione
A Bournmouth si apre il Congresso dell'Ukip che annuncerà il nome del nuovo leader. Ecco il progetto del partito britannico euroscettico
BOURNMOUTH, INIZIA IL CONGRESSO DELL'UKIP
A Bournmouth sta per aprirsi il Congresso dell'Ukip che annuncerà il nome del nuovo leader. Un momento cruciale per il futuro del partito britannico euroscettico, il grande vincitore del referendum sulla Brexit dello scorso 23 giugno. Alla vigilia del congresso Arron Banks, forse il più stretto collaboratore del leader uscente dell'Ukip Nigel Farage, ha avvertito gli eurocrati: "Il nostro partito potrebbe anche travalicare i confinini britannici e diventare continentale". Parola del miliardario proprietario di un impero nel campo delle assicurazioni.
UKIP PUNTA A ESPORTARE IL MODELLO ANTI UE IN TUTTA EUROPA
Ukip punta a diventare un punto di riferimento per tutti gli altri movimenti euroscettici sparsi in tutta Europa, appuntandosi sul petto la medaglia del Leave. Lo stesso Banks si è detto consapevole che il messaggio nativista, populista e anti elitario funziona su scala globale e per questo l'Ukip non si dovrà scostare dalle sue posizioni euroscettiche. Anzi, dovrà rilanciarle ancora più forte.
FARAGE AMBASCIATORE EUROSCETTICO
Farage, che si dimetterà come leader dell'Ukip durante il congresso, si sta preparando un futuro ruolo di "ambasciatore itinerante". L'obiettivo è quello di andare in posti come Danimarca e Francia e indicare la via verso la "liberazione da Bruxelles". Grazie alla collaborazione con i movimenti che la pensano allo stesso modo in altri paesi, il gruppo cercherà di fomentare il sentimento anti-Ue attraverso il continente. Farage avrebbe già ricevuto molteplici inviti in mezza Europa per arrivare a sostenere le battaglie indipendentiste o anti Ue di diversi movimenti, tra i quali potrebbe anche esserci il Movimento 5 Stelle.
I POSSIBILI SUCCESSORI E L'IPOTESI SCISSIONE
Resta da capire chi potrebbe essere il successore di Farage. Il favorito Steven Woolfe è stato bloccato da problemi burocratici, avendo consegnato la sua candidatura in ritardo. Altri nomi popolari come Suzanne Evans sono stati esclusi. Il risultato è che la rosa dei candidati è composta da molti nomi e quasi tutti sconosciuti. Secondo alcuni sondaggi, 8 elettori su 10 non li hanno mai sentiti nominari. La favorita appare comunque Diane James, sostenuta da Farage. La vittoria di James frenerebbe le ambizioni di Banks, che aspira a creare un proprio movimento basato sull'esperienza del "Leave" e accoglierebbe l'ala del partito più vicina a Farage. In caso di vittoria di altri candidati potrebbe dunque arrivare una scissione.