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Colapesce tra musica e fotografia: "La mia mostra? Racconto viaggi, solitudine e paradossi". Su Lucio Corsi all'Eurovision e Dimartino.... - L'intervista
"Doppia Uso Singola", ecco a voi la prima mostra fotografica di Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce: "Sono 15 anni di scatti. Dimartino? Pausa fisiologica, perché..."

Colapesce (foto Affaritaliani) - Lucio Corsi (foto Lapresse)
Lucio Corsi, cantante e fotografo. La mostra Doppia Uso Singola
Il grande pubblico lo conosce come Colapesce, cantante che - assieme a Dimartino - è stato apprezzato protagonista a due edizioni del Festival di Sanremo - dal successo di Musica Leggerissima nel 2021 (quarto posto e poi 5 dischi di platino) a Splash nel 2023 (Premio della Critica "Mia Martini" e il Premio Sala Stampa Radio-TV-Web "Lucio Dalla") - e di tante canzoni entrate nel cuore della gente.
Ma l'animo artistico Lorenzo Urciullo - vero nome di Colapesce - non è solo a vocazione musicale.
Il 41enne nato a Solarino in provincia di Siracusa nasconde anche un talento fotografico. Anzi, in realtà non lo nasconde più visto che in queste ore si apre a Milano (alla Galleria Patricia Armocida Via Filippo Argelati, 24) la sua prima mostra e che proseguirà sino al 27 giugno. Titolo: Doppia Uso Singola.
E Colapesce la racconta ad Affaritaliani.it in questa intervista tra foto e musica.

Colapesce: "La mia mostra? Quindici anni di foto, tra viaggi, solitudine e paradossi. Lucio Corsi all'Eurovision? Lui è un grande talento"
"La mia prima mostra è principalmente sugli scatti legati ai miei viaggi e agli alberghi. DUS è l'acronimo appunto di Doppia Uso Singola e sono le camere che in genere il promoter o l'Agenzia mi prenota. Le fotografo da circa 15 anni, ne avevo più di 2000. Sono stato contattato dalla gallerista Patricia Armocida e insieme abbiamo fatto una selezione di circa 200 scatti",- spiega Colapesce ad Affaritaliani.it
Che mostra hai preparato?
"Sul viaggio ma anche sulla solitudine, perché spesso si viaggia da soli. E' piena di dettagli. Ci sono dei cestini dell'immondizia, dei letti, dei phon. C'è una sezione dedicata alle chiavi. Tutti oggetti che hanno una storia. E che a loro volta raccontano delle storie. Perché le camere d'albergo cambiano sempre e vedi il passare degli anni... Questo logorio e questa alienazione degli oggetti mi ha sempre affascinato e l'ho documentata, senza l'idea di farne una mostra. Come dicevo prima, sono foto che ho raccolto in 15 anni. Ci sono anche altre sezioni all'interno della mostra..."
Ad esempio...
"Ce n'è una su Teresa e Anna ossia mia nonna e sua sorella - una mia prozia. Anche lì racconto le loro case, che, vivendo una di fronte all'altra, si copiano a vicenda e sono molto simili, con oggetti simili all'interno. Mi sembrava interessante metterle in relazione. Raccontare una storia. Anche loro vivono in una 'Doppia uso singola' ormai"
Le altre sezioni della mostra?
"'Giorni sfiniti' è legata alla Sicilia, tutte foto scattate lì. Ce n'è una sulle muffe, un'altra sui paradossi"
Ossia...
"Scale che non portano da nessuna parte, coltelli che chiudono stipetti. E altri paradossi anche linguistici, il cartello con 'Una partita un euro, due partite due euro'. E' piena di questi paradossi siciliani. Nella mostra non ci sono volutamente figure umane, ma si vede l'azione dell'uomo, quindi il groviglio di cavi, strade non asfaltate e via dicendo..."

Come nasce la tua passione per la fotografia?
"Da adolescente. Feci un corso di fotografia analogico, scattavo su un rullino e poi man mano me la sono portata dietro. Per motivi di spazio negli ultimi anni ho usato molto lo smartphone. Nella mostra, abbiamo tenuto sono le foto fatte con il cellulare, anche per mantenere una identità precisa. Non volevo fare un mischione di formati: uso il '20x20' che è anche quello delle cementine siciliane, una pavimentazione classica della mia terra. Ad eccezione per due foto che sono '10x10' e vengono accompagnate dal testo"
Tra le duecento foto della mostra, ce n'è una a cui sei più affezionato?
"No, non c'è una foto a cui sono affezionato, perché ogni foto ha una sua storia, una sua memoria e la lego a delle cose della mia vita. Ecco perché non ce n'è in particolare"
E uno scatto che ti viene subito in mente e identifichi in modo forte con questa mostra?
"No, perché le penso come un insieme. Ci sono delle foto a cui sono più legato per motivi magari cromatici. Ad esempio sono appassionato alle cordicelle di emergenza negli alberghi. Quelle che mettono nelle vasche"
È nata prima la passione per la fotografia o per la musica?
"Per la musica"

A proposito della musica, si era parlato della tua separazione temporanea con Dimartino: il pubblico si domanda quando vi ritroverete. State già pensando a qualcosa?
"Non è una separazione. Ci siamo presi una pausa fisiologica, perché pensiamo che le parole devono avere un peso. Ci vuole il tempo per metterle insieme in un certo modo. Non siamo schiavi dell'industria discografica. Ci teniamo molto ai contenuti"
Alla vigilia della finale dell'Eurovision. Come vedi Lucio Corsi che rappresenterà l'Italia dopo il secondo posto al Festival di Sanremo e quella di Gabry Ponte?
"Lucio è un amico da vari anni. E' sicuramente un grande talento. Poi non sto seguendo molto l'Eurovision, non mi piace molto come manifestazione. Gabry Ponte è lontano dai miei ascolti"
Lucio Corsi può con la sua musica conquistare una platea europea molto diversa da quella italiana?
"Glielo auguro"
Colapesce tra la mostra fotografica e la musica: la video intervista di Affaritaliani.it
Doppia Uso Singola, la scheda della mostra fotografica di Lorenzo Urciullo in arte Colapesce
A cura di Patricia Armocida
Artista: Lorenzo Urciullo in arte Colapesce
Titolo della mostra : Doppia Uso Singola
A cura di: Patricia Armocida
Spazio espositivo: Galleria Patricia Armocida
Via Filippo Argelati, 24 Inaugurazione: 15 maggio 2025 ore 19:00 Periodo: dal 16 maggio 2025 al 27 giugno 2025 Orari di apertura: mar-sab 11:30 – 19:00
Chi è Colapesce, Musica Leggerissima-Splash i successi con Dimartino a Sanremo (e non solo)
Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, è uno dei talenti più fulgidi e liberi della nuova scena italiana. Nel 2012 vince la Targa Tenco per la miglior opera prima con il suo album d'esordio “Un meraviglioso declino”, a cui seguono “Egomostro” (2015) e “Infedele” (2017) prodotto con IOSONOUNCANE e Mario Conte. Nel 2015 pubblica, insieme ad Alessandro Baronciani, la graphic novel “La distanza” edita da Bao Publishing. Nel 2016 realizza lo spettacolo, presentato in anteprima al Romaeuropa Festival, dedicato alla sonorizzazione delle immagini del regista Vittorio De Seta, padre del documentarismo italiano. Nel 2013 è stato citato dal prestigioso quotidiano inglese The Guardian come esempio di musica italiana da esportazione. Mentre NME lo ha definito come uno dei migliori prodotti pop in lingua non anglofona d'Europa e Le Monde ha inserito “Egomostro” tra i migliori dischi del 2015. Il 29 gennaio 2019 è andato in scena lo spettacolo teatrale “Stanno tutti male”, scritto da Colapesce insieme a Riccardo Goretti e Stefano Cenci, che lo ha visto debuttare anche in veste di attore.
Nel 2020 esce “I Mortali” (42 Records/Numero Uno), l'album interamente scritto a quattro mani insieme a Dimartino, tra i dischi più apprezzati dell'anno da pubblico e critica. Nel disco sono presenti i singoli “Luna araba” con Carmen Consoli, Noia Mortale”, “Rosa e Olindo” e “Adolescenza Nera” che vede la collaborazione di MACE, artista e produttore in testa a tutte le classifiche di vendita.
A marzo dell'anno successivo i due cantautori parteciperanno al Festival di Sanremo nella sezione big con il brano “Musica leggerissima” e il 19 marzo 2021 uscirà una nuova versione del loro primo disco insieme dal titolo “I mortali²” (42 Records/Numero Uno): un doppio album contenente 10 nuove tracce tra cui il brano in gara al Festival di Sanremo “Musica leggerissima”, la cover di “Povera Patria” che presenterà sul palco dell'Ariston nella serata di giovedì e un nuovo inedito la title-track “I mortali”. “Musica leggerissima” diventa subito una hit, entra nell'immaginario collettivo, e conquista ben 5 Dischi di Platino. A luglio la coppia di cantautori torna con un nuovo sorprendente brano dal titolo “Toy Boy” (42 Records/Numero Uno) insieme a due icone mondiali della cultura e dello spettacolo italiano: la Signora della musica italiana Ornella Vanoni e il regista candidato all'Oscar, Luca Guadagnino. Canzone che li accompagnerà durante l'estate live dove si esibiscono nei più importanti festival italiani registrando numerosi sold out.
Nel 2022 duettano con Fabri Fibra nel singolo di lancio del nuovo album del rapper dal titolo “Propaganda” conquistando anche qui il Disco di Platino. Il 2 dicembre esce “Cosa da pazzi”, il nuovo brano della coppia di cantautori Colapesce Dimartino, scritto per la colonna sonora della serie Original “The Bad Guy” - in esclusiva su Prime Video - con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi. Nel 2023 tornano sul palco dell'Ariston con “Splash” bissando lo straordinario successo di “Musica Leggerissima” e vincendo sia il premio della critica Mia Martini che quello della Sala Stampa Radio e TV. Sempre nello stesso periodo debuttano al cinema in veste di autori, sceneggiatori e attori del film La primavera della mia vita che risulterà un ottimo successo al botteghino. La colonna sonora del film, composta sempre con Dimartino, è stata premiata con il Nastro d'argento e con un Globo d'oro della stampa estera residente in Italia. Anticipato dai brani "La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d'accordo", "Ragazzo di destra" e "Sesso e architettura" (anche questa nella top 10 delle canzoni più passate dalle radio italiane), a novembre 2023 esce "Lux Eterna Beach" a cui poi seguirà un fortunatissimo e lungo tour nei club e nei festival italiani.
L'11 ottobre del 2024 viene pubblicata - sempre da Dischi Numero Uno - la colonna sonora di "Iddu", interamente composta da Colapesce (con Federico Nardelli) e che ha ricevuto il premio Soundtrack Star Award 2024 durante il corso dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia prima di essere inclusa anche nella shortlist dei David di Donatello.