Obama, ultima mossa anti-Putin: 4mila soldati Nato nell'Est Europa. Ma Trump.. - Affaritaliani.it

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Obama, ultima mossa anti-Putin: 4mila soldati Nato nell'Est Europa. Ma Trump..

Almeno 4 mila soldati americani e Nato nell'Est Europa. L'ultima mossa di Obama per provocare Putin. Ma Trump vuole mettere fine alla guerra fredda Usa-Russia

L'ULTIMA MOSSA ANTI RUSSIA DI OBAMA

Più di quattromila soldati. Tutti schierati nei paesi ai confini con la Russia. Ecco l'ultima mossa militare di Barack Obama prima di lasciare la presidenza degli Stati Uniti. Una mossa che è una provocazione nei confronti del nemico Vladimir Putin e che sancisce un nuovo capitolo nella guerra fredda tra Usa e Russia. Ma l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca cambierà le cose.

MOSCA MINACCIA PAESI BALTICI ED EST EUROPA

La mossa di Obama è giustificata dalle richieste e dalle preoccupazioni espresse dai paesi dell'Est Europa e del Baltico. Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia e Romania avevano detto più volte di sentirsi minacciati dall'espansionismo del Cremlino e avevano chiesto tutele alla Nato.

L'OPERAZIONE NATO ATLANTIC RESOLVE

Tutele che sono arrivate con l'operazione Atlantic resolve. Da porti tedeschi, le forze armate americane hanno iniziato lo schieramento in corsa di almeno 4000 soldati di prima scelta e centinaia di blindati, tra cui i tank pesanti Abrams, nei paesi orientali dell’Alleanza. In particolare saranno schierati tra paesi Baltici, Polonia, Romania e Bulgaria. A loro si uniranno altri 3 mila soldati britannici, canadesi, tedeschi, mille per paese. Si dislocheranno tra Baltico, Polonia, Romania e Bulgaria.

TRUMP VUOLE METTERE FINE ALLA GUERRA FREDDA

Una mossa che non può fare piacere a Mosca e che viene letta come una rivalsa dopo la contorta vicenda degli hacker russi e delle interferenze di Putin sulle elezioni americane. Ma proprio il risultato del voto a stelle e strisce tutela Putin. L'arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, infatti, dovrebbe cambiare la musica. Il magnate ha già detto più volte di voler appianare le differenze e normalizzare i rapporti con Mosca.