Cospito, la Procura di Torino chiede l'ergastolo per l'attentato di Fossano

"Non merita sconti" ha detto il procuratore generale Francesco Saluzzo dopo la sentenza della Corte Costituzionale

Di Redazione Cronache
Alfredo Cospito
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Cospito, la Procura generale chiede l'ergastolo per l'attentato alla Scuola degli allievi Carabinieri di Fossano: "Fu voluto"

È stata rinviata al prossimo 26 giugno la sentenza sul processo di appello-bis a carico di Alfredo Cospito, l’anarchico accusato di strage politica in particolare per l’attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano insieme all’ex compagna Anna Beniamino.

La Procura generale di Torino ha chiesto l'ergastolo: “Non è una richiesta fatta a cuor leggero, senza ponderazione e senza sofferenza una certa dose di sofferenza umana - ha osservato il Pg Francesco Saluzzo - e vi posso assicurare che il nostro atteggiamento non è di vendetta dello Stato nei confronti di Cospito: lo Stato non ha nulla di chi cui vendicarsi contro Cospito, lo Stato non si vendica nei confronti di alcuno, il rappresentante dello Stato che in questo caso è la procura generale non ha atteggiamenti pre concetti, l’unica valutazione è sui fatti".

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Caso Cospito, dopo la decisione della Consulta la Procura generale tuona: "Non siamo qui per fare sconti"

Il processo era stato sospeso a dicembre in quanto i giudici torinesi avevano chiesto che la Corte Costituzionale si pronunciasse sull’eccezione di legittimità riguardo la "lieve entità". La Consulta si era espressa a favore del bilanciamento tra attenuanti e aggravanti consentendo, quindi, una sentenza alternativa all’ergastolo. "La Corte costituzionale ha aperto la strada alla possibilità di bilanciare attenuanti e aggravanti anche per il reato di strage politica. Ma non siamo qui per fare sconti se non quando gli sconti sono dovuti, fondati e meritati e Cospito non merita nulla” ha continuato Saluzzo.

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"Siamo qui per dire se questo reato è connotato da aspetti di lievità o se invece è un reato ordinario e crediamo di aver dimostrato che non è un reato terra terra, che ha avuto delle connotazioni di particolare gravità che solo per un caso non ha sortito gli effetti che Cospito e Beniamino si prefiggevano - ha detto ancora Saluzzo - In quell’occasione volevano uccidere, dare un segnale, stroncare i giovani che studiavano alla scuola carabinieri di Fossano, volevano infliggere allo Stato un colpo in uno dei suoi gangli essenziali come sono le forze di polizia. Così dimensionato il fatto non offre alcuno spunto per dire che ci sono elementi che lo depotenziano”.

Cospito: "La mia vicenda usata come clava dal governo per colpire l'opposizione"

"La mia vicenda è stata usata come una clava dal governo per colpire la cosiddetta opposizione" è stato uno dei passaggi della lunga dichiarazione spontanea resa da Alfredo Cospito, che è intervenuto in videocollegamento dal carcere "duro" di Sassari ha parlato per una decina di minuti buoni nonostante il giudice abbia tentato a un certo punto di interromperlo.

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