L'Etna torna a far paura: "Possibilità di evento imminente". Nuovo allarme

L’ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori

Di Redazione Cronache
Etna in eruzione, 10 febbraio 2022. Foto di Angela Platania dall’agenzia Ipa
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L'Etna spaventa, scatta il "preallarme" della Protezione Civile. Ecco cosa sta succedendo

Non c'è pace per Catania e dintorni. Dopo i vari problemi legati all'aeroporto adesso l'Etna torna a preoccupare, il vulcano fa paura e la Protezione Civile parla di "possibilità di evento imminente", lo stato di allerta passa così da "attenzione" a "preallarme" ed è iniziata la fase operativa. Mentre l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) – Osservatorio etneo comunica che nel corso delle ultime ore l’ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori. Mantenendosi però fino alle 15 di ieri circa sempre nell’intervallo dei valori medi. Nelle ultime ore - riporta Open - le oscillazioni sono diventate ancora più ampie. E in brevi momenti l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l’intervallo dei valori alti. Anche se allo stato attuale l’ampiezza media rientra nell’intervallo dei valori medi.

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L’Ingv fa sapere che i centroidi delle sorgenti del tremore vulcanico nell’arco della giornata hanno interessato gran parte dell’area sommitale. Spaziando tra il cratere Sudest e un’area ad est dei crateri Centrali. Le profondità interessate ricoprono un ampio intervallo crostale, compreso tra 1.700 e 2.900 metri sopra il livello del mare. Riguardo all’attività infrasonica dalle 17 circa di ieri l’istituto registra una modesta sua ripresa. Che mostra insieme al tremore periodi più o meno intensi. Le sorgenti sono principalmente ubicate in corrispondenza del cratere Bocca Nuova. I segnali delle reti di deformazione non mostrano variazioni significative. Il giorno prima di Ferragosto l’eruzione aveva portato allo stop all’aeroporto di Catania. Poi riaperto il 15 alle 6.

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