Mafia, Gratteri: “Riina? Un cretino, la 'ndrangheta ne ha approfittato"

Il procuratore di Catanzaro Gratteri: "Intercettazioni? Il mezzo più garantista per acquisire le prove di reato"

Cronache

MAFIA, GRATTERI: 'RIINA ERA UN CRETINO E DI GUERRA STUPIDA ALLO STATO HA APPROFITTATO LA 'NDRANGHETA'

"Riina era un cretino. Era un cretino, non era intelligente. Era solo un violento. Per essere un capo non devi essere violento, devi essere intelligente". Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola GRATTERI, intervenuto in Senato presso la Sala Caduti di Nassirya alla presentazione del portale "Scelgo la vita". E mentre Cosa nostra ingaggiò, con lo stragismo, la "guerra stupida contro lo Stato" ad approfittarne fu la 'Ndrangheta, al punto, ha ricordato, che ad oggi "è leader nell'importazione di cocaina in Europa".

MESSINA DENARO: GRATTERI: "QUELLA COSA NOSTRA NON C'E' PIU', MA CE N'E' UN'ALTRA CHE CI ASSOMIGLIA

''Quella Cosa nostra non c'è più. C'è un'altra Cosa nostra che ci somiglia sempre più''. Così Nicola Gratteri, ospite di 'Accordi&Disaccordi', il talk politico in onda su Nove, ha commentato l'arresto di Matteo Messina Denaro e le affermazioni di quanti sostengono che questa cattura segni la fine della mafia. ''Cosa nostra si è trasformata come tutte le mafie - ha spiegato il procuratore capo di Catanzaro - Le mafie si evolvono ogni giorno, cambiano, mutano col mutare sociale. Le mafie esistono perché interagiscono con la società. Se non interagissero con la società sarebbero criminalità comune. Le mafie ci somigliano sempre di più perché sempre più le mafie sono perfettamente inserite nel tessuto sociale, economico e soprattutto frequentano i salotti buoni''. 

Intercettazioni, Gratteri: mezzo più garantista per acquisire prove

“L'intercettazione è il mezzo più economico e garantista che esiste per poter acquisire la prova”. Così Nicola Gratteri, ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi. “Se io sono indagato racconto al telefono cosa ho fatto ed è di rilevanza penale, mi spiegate cosa c'è di più genuino? - ha detto il procuratore capo di Catanzaro -. Ancora più genuino delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, che può dire dieci cose vere e una falsa e io per capire che quella cosa è vera e falsa devo impiegare magari tre anni”, ha concluso il magistrato.

 

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