Messina Denaro, trovata l'auto del Boss. In un covo spunta biografia di Putin

Nel borsello trovato al capo mafia dopo l'arresto c'era una chiave. Dal codice della medesima, i pm sono arrivati alla Giulietta

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Cronache

Matteo Messina Denaro, trovata l'auto di Messina Denaro

È stata ritrovata dalla polizia la Giulietta del boss Matteo Messina Denaro. Proprio grazie alla macchina in  cui viaggiava il boss il giorno in cui è stato arrestato gli investigatori sono riusciti a risalire al primo covo del boss individuato a Campobello di Mazara. Nel borsello trovato al capo mafia dopo l'arresto c'era una chiave. Dal codice della chiave, i pm sono arrivati alla Giulietta, poi gli investigatori hanno ricostruito, grazie un sistema di intelligenza artificiale, gli spostamenti del veicolo del capo mafia risalendo al suo nascondiglio di vicolo San Vito. Ma solo ora la Giulietta è stata ritrovata. Sul posto c'è il procuratore aggiunto Paolo Guido.

Matteo Messina Denaro, in casa boss biglietti aerei e biografia Putin

Scontrini, alcuni biglietti aerei con varie destinazioni, come Inghilterra, Sud America e alcuni libri, tra i quali una biografia del presidente russo Vladimir Putin. Sono questi alcuni degli oggetti trovati nel primo covo del boss Matteo Messina Denaro a via Cb31 a Campobello di Mazara. 

Messina Denaro: compagna di Bonafede: "Non mi aveva detto nulla"

"Mi è esplosa una bomba in casa": si dice sotto shock Rosa Leone. Al Corriere della Sera la donna spiega di essere da 11 anni la compagna di Andrea Bonafede, uomo di cui il boss Messina Denaro aveva acquisito l'identità: "Adesso però l'ho lasciato". Come riporta il quotidiano, la donna era l'amministratrice di un parco dove anche Bonafede lavorava e che non ha più riaperto dopo la pandemia. Nell'intervista spiega di non essersi accorta di nulla, "mi ha scongiurato, mi ha detto: 'Scusa Rosa ma che dovevo fare? Iddu si è presentato da me e mi ha chiesto i documenti...'".

"Credo - ammette - che anch'io avrei fatto così se mi fosse capitato, anch'io per paura avrei ceduto a un boss di quel calibro la mia carta d'identità", "tutti secondo me al suo posto l'avremmo fatto". "Andrea - continua la donna - mi ha detto che loro due si conoscono da quando erano ragazzi". Afferma di non sapere nulla, nemmeno della casa: "Non mi ha mai detto niente di niente. Così adesso sono pure molto preoccupata. Gli inquirenti hanno sequestrato il telefonino anche a me!".

 

 

 

 

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