Migranti, 3 naufraghi si gettano in mare a Catania dall'Ong Geo Barents

I 3 migranti sono stati recuperati e ora si trovano sulla banchina del porto. Geo Barents non lascerà il porto finché "non saranno sbarcati tutti i passeggeri"

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Cronache

Migranti, 3 naufraghi si gettano in mare dalla nave Ong Geo Barents a Catania: recuparati 

Tre naufraghi che si trovavano a bordo dalla Geo Barents si sono gettati in acqua. La Geo Barents è ormeggiata al porto di Catania. Fanno parte del gruppo di 215 persone, a cui ieri non è stato concesso lo sbarco perché ritenuti non vulnerabili. I tre migranti sono stati recuperati e ora si trovano sulla banchina del porto.

Migranti, Medici senza frontiere: "Sofferenza a bordo; può accadere di tutto"

Geo Barents non lascerà il porto di Catania finchè "non saranno sbarcate tutte le 215 persone a bordo, tutti vulnerabili" come i 357 fatti sbarcare ieri, ma la situazione a bordo può far "succedere di tutto", ha dichiarato il capo missione di Msf Riccardo Gatti, responsabile operazioni di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere. "Il governo - ha aggiunto - rispetti le normative in materia di soccorso in mare, e l'operazione di soccorso non è ancora conclusa. Il nostro team legale sta ragionando sui passi da fare, e ne seguiremo la strategia. Non abbiamo ricevuto l'ordine di lasciare il porto, ma solo l'indicazione che possiamo rimanere in porto solo il tempo necessario per sbarcare le persone".

I migranti sono a bordo di Geo Barents da dodici giorni. "E' successo in passato - ha spiegato Gatti - che man mano che aumenta la sofferenza delle persone, diminuisce la capacità di gestire la realtà. Può succedere di tutto: tentativi di suicidio, azioni violente, gesti di autolesionismo, che accadono quando c'è un livello molto elevato di sofferenza umana".

Migranti, il leader del M5s Conte: "No a slogan, nazionalismo arrogante non porta da nessuna parte"

"In questi giorni il Governo si ritrova subito ad affrontare il problema degli sbarchi di migranti giunti sulle nostre coste con imbarcazioni gestite da Ong. Scoprirà presto che il tema dei flussi migratori è ben complesso e va affrontato con politiche di ampio respiro, senza facili slogan o esibizioni muscolari a danno di persone e famiglie disperate. Soprattutto, questo Governo scoprirà che il nazionalismo arrogante non porta da nessuna parte e che tutte le iniziative in materia vanno inquadrate in una dimensione di solidarietà europea". E' quanto scrive su Facebook il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

"Quella stessa solidarietà a cui si oppongono proprio gli amici ungheresi e polacchi del Presidente Meloni, che con le loro rigidità vorrebbero che le politiche migratorie fossero questione esclusiva dei Paesi di primo approdo - Italia compresa", sottolinea l'ex premier. "L'urgenza di queste ore evidenzia invece che la gestione dei flussi migratori non può essere demandata alle diverse disposizioni delle singole nazioni. Serve un coordinamento europeo per l'adozione di un meccanismo comunitario di gestione, accoglienza e redistribuzione dei migranti che raggiungono le coste europee", aggiunge Conte.

Migranti, il presidente della Regione Sicilia Schifani: Non può essere la prima porta dell'Ue, Bruxelles intervenga"

"L'Europa bacchetta ma sino a oggi, e mi richiamo alle parole del Santo Padre, non si è mai fatta carica di vere ricollocazioni. Non possiamo essere noi, Sicilia, la prima porta dell'Europa. E poi tutto si ferma lì. Questa nave che batte bandiera tedesca perché non si sposta verso il nord Europa". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ospite di Tagadà, su La7.

 

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