Pet food, gli italiani ricercano il "made in Italy" anche per gli amici pelosi

L'attenzione che si rivolge alla propria alimentazione è la stessa che si dedica ai propri animali domestici. Il report

di Redazione
Cronache

Pet food, gli italiani ricercano la qualità del "made in Italy" anche per i loro animali domestici

L’attenzione per i propri amici a quattro zampe si manifesta sempre più con la cura che si dedica alla scelta della loro nutrizione. Spesso, infatti, chi possiede un cane o un gatto da compagnia lo considera “uno di famiglia” e perciò, quando sceglie come nutrirlo, seleziona i prodotti con gli stessi criteri che applica alla sua alimentazione e a quella dei suoi familiari. Questa è la fotografia scattata dalla nuova edizione dell’Osservatorio Immagino di Gs1 Italy, che ha approfondito i trend di consumo emersi nel corso del 2022 nel mondo della nutrizione per cani e gatti domestici.

In riferimento al 2022, l’Osservatorio Immagino ha rilevato le caratteristiche e l’andamento delle vendite di oltre 4.700 prodotti del pet care, per circa l’80% destinati all’alimentazione di cani e gatti, identificandone le principali tendenze di mercato. “Tra tutti i fenomeni di consumo monitorati, il pet care mostra i trend più dinamici nelle aree del free from, del rich-in e dell’italianità” spiega Samanta Correale, business intelligence manager di Gs1 Italy.

"Sono questi tre ambiti - spiega la Correale - a sviluppare la maggior parte dell’offerta e della domanda di prodotti destinati alla nutrizione di cani e gatti, analogamente a quanto accade per l’alimentazione umana. Quindi, se è vero che gli italiani mostrano una maggiore attenzione per la propria salute e per la propria alimentazione, i pet owner affrontano con questo stesso approccio anche la nutrizione del proprio animale da compagnia". Ma vediamo meglio cosa significa.

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Circa un prodotto su due destinato all’alimentazione di cani o gatti rientra nell’area del rich-in, ossia evidenzia in etichetta la presenza in forma assoluta o accresciuta di un componente benefico, come vitamine, proteine od Omega 3. Il secondo paniere per numero di prodotti a scaffale è quello del free from, che include 1.708 referenze accomunate dalla presenza in etichetta di avvisi che ne sottolineano l’assenza o la presenza ridotta di una componente, come coloranti, zuccheri od OGM. Trend particolarmente dinamici e positivi anche per i 517 prodotti che riportano sulle confezioni almeno un annuncio relativo alla loro italianità, come “made in Italy”, o la bandiera italiana.

Mentre i prodotti del mondo rich-in spiccano per presenza a scaffale (oltre 1.800 referenze) e crescono di +6,7% in un anno, i 517 prodotti che richiamano l’italianità in etichetta vedono le vendite crescere di ben +21,5%. Ottime anche le performance degli alimenti free from, con un giro d’affari in crescita di +15,1%. Da queste premesse, dunque, il businnes del pet food sembra destinato a crescere.

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