"Prof è pronto? Queste sono le domande". Indagati un insegnante e 29 studenti

Gli investigatori hanno smascherato una truffa nella facoltà di Economia a Genova. Foto del compito e svolgimento dettato in bagno. Un giro d'affari da 40mila €

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Professore e 29 studenti nei guai, l'aiuto da casa per passare gli esami 

Un'indagine durata tre anni della Procura di Genova ha smascherato una truffa. Un professore e 29 studenti, per lo più rampolli della Genova bene, sono stati iscritti nel registro degli indagati. Tutto è partito - si legge sul Corriere della Sera - dalla disponibilità offerta da un insegnante per permettere ai ragazzi della facoltà di Economia del capoluogo ligure di superare esami e stringere sui tempi della tesi. In molti hanno pensato di ricorrere all’aiutino offerto da Luca Goggi, 47 anni, dal 2020 dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Prà. Non un docente universitario ma un insegnante comunque molto preparato e affidabile. La Procura di Genova ci ha visto un sistema truffaldino e ha deciso di indagare lui e 29 studenti per "falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree". Giro d'affari stimato in 40mila €.

L’indagine, condotta sul campo dalla Guardia di Finanza, - prosegue il Corriere - si è chiusa in questi giorni con il deposito degli atti in vista della richiesta di rinvio a giudizio. «Goggi procurava le risposte a quesiti scritti di esami universitari e preparava tesi per gli studenti, con le aggravanti del raggiungimento dell’obiettivo, del fine del lucro e dell’abitualità», scrive il pm. Funzionava così: prima dell’esame il candidato si rivolgeva al prof per le ripetizioni. Il giorno della prova scritta fotografava le tracce, gliele inviava e lui rispondeva con lo svolgimento che veniva letto in bagno. Diversi gli esami interessati, tutti di corsi di laurea di Economia dell’Università di Genova. Il professore è stato colto sul fatto dall'intervento dei carabinieri in casa sua proprio mentre stava chattando con l’esaminando. "È pronto prof?". "Sì". "Ecco la traccia".

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