Il 2 aprile si corre la Milano City Marathon: partecipa anche Aism

L'Associazione Italiana Sclerosi Multipla sarà al via anche quest'anno. La storia di Maria Luisa, "Merilù Run", e la sua corsa contro la sclerosi multipla

di Redazione cultura
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Il 2 aprile la Milano City Marathon: partecipa anche Aism

Domenica 2 aprile le strade di Milano si animeranno grazie  alla XXI edizione della Milano Marathon. La sezione AISM del capoluogo lombardo anche quest’anno partecipa al  Charity Program della 42 chilometri meneghina nella categoria GOLD. È la decima volta che l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla si fa parte  attiva della “competizione solidale” all’interno dell’evento sportivo. Il Charity Program di Milano Marathon è un progetto di raccolta fondi  solidale che ogni anno vede coinvolte oltre 90 organizzazioni non profit  e migliaia di runner che corrono per loro. Dal 2012, anno della sua prima  edizione, sono stati raccolti circa 4 milioni di euro grazie al contributo di  corridori e aziende su Rete del Dono, la piattaforma di crowdfunding e  personal fundraising partner dell’evento. 

E per non affrontare la maratona in solitaria, è possibile dividere il  percorso in quattro frazioni comprese tra 6 e 14 km. È questa la  peculiarità della Lenovo Relay Marathon, principale evento di raccolta  fondi a scopo benefico in Italia: una corsa a staffetta non competitiva  per condividere con amici, parenti, colleghi le fatiche di un evento  podistico ma anche le soddisfazioni di una domenica all’aria aperta.  Anche per questa edizione Eurojersey, azienda tessile italiana, sostiene AISM in qualità di partner tecnico con la donazione delle t-shirt  realizzate con i tessuti performanti Sensitive® Fabrics, prodotte in  esclusiva per tutti i runner dell’Associazione. 

Che cos’è la Milano Marathon 

Si tratta di uno dei più importanti appuntamenti per i professionisti di  questa antichissima e affascinante disciplina. Il percorso parte e arriva in  Porta Venezia attraversa tutta la città passando per i luoghi più iconici,  dall’Arco della Pace allo Stadio San Siro fino al Castello Sforzesco.  

Perché scegliere AISM 

Chi taglierà il traguardo con AISM sosterrà tutte le persone che ogni  giorno combattono con forza e determinazione le piccole e grandi sfide  imposte da una malattia cronica, invalidante e imprevedibile come la  sclerosi multipla. In Italia sono oltre 133mila le persone con SM: il 50%  sono giovani, cui spesso la malattia viene diagnosticata tra i 20 e i 30  anni, colpendo soprattutto le donne (il doppio rispetto agli uomini), nel  periodo della vita più ricco di progetti. Ogni 3 ore nel nostro Paese una  persona riceve la diagnosi di sclerosi multipla, una delle malattie più  gravi del sistema nervoso centrale che si manifesta con disturbi del  movimento, della vista e dell’equilibrio seguendo un decorso diverso da  persona a persona. AISM è da oltre 50 anni accanto alle persone con  sclerosi multipla perché non si può combattere questa malattia da soli.  

L’Associazione promuove, indirizza e finanzia la ricerca scientifica: grazie  agli sforzi e all’impegno di migliaia di volontari nel corso di questi anni  AISM è stata in grado di cambiare la faccia di questa malattia con la  scoperta di oltre 15 terapie in grado di rallentarne il decorso… ma non si  è ancora arrivati ad una cura definitiva, per questo è necessario  continuare a correre e raggiungere il traguardo: un mondo libero dalla sclerosi multipla. Insomma, per passione e per divertimento, ma anche perché è  un’occasione concreta di fare del bene: unisciti al movimento, corriamo  oltre la sclerosi multipla! 

Correre oltre la SM: la storia di Merilù  

“Io corro per me e la mia SM, la porto a tagliare i traguardi con me.  Perché è lei che mi ha dato l’occasione di capire il mio scopo nella vita:  parlare e fare la motivatrice, per aiutare gli altri con un messaggio  positivo. Ho iniziato ad avere i primi sintomi nel marzo del 2006 ma la  conferma effettiva l’ho avuta il giorno del mio 37esimo compleanno a  maggio 2006.”  Maria Luisa Garatti, avvocato esperto in materia civile e diritto sportivo,  domenica 2 aprile 2023 correrà la sua tredicesima maratona indossando  i colori di AISM, di corsa oltre la sclerosi multipla! “All’inizio mi sentivo in colpa per la malattia, volevo essere compatita,  ero depressa e avevo attacchi di panico: insomma, mi vergognavo di  essere malata. In più, i medici allora dicevano di non fare sport perché la  malattia poteva creare nuove recidive. Una convinzione che per fortuna  con il tempo è stata superata ed anzi ora gli stessi neurologi ci consigliano l’attività fisica, e cioé muoversi e non restare a fissare il  vuoto come se non ci fosse più una speranza

Nel 2014 una mia amica mi convince a uscire di casa e cominciare a fare  movimento, a uscire dall’immobilismo in cui mi ero adagiata. Morale:  comincio ad allenarmi e va così bene che il mio allenatore arriva a dirmi  “sei nata per correre”. Il 13 marzo del 2016 corro la mia prima maratona, dopo soli tre mesi di  preparazione, e da allora non mi sono più fermata: ho corso dodici  maratone, in giro per il mondo, questa sarà la mia tredicesima! Lo faccio per fare conoscere la sclerosi multipla e ogni volta porto con  me persone che non hanno mai corso, perché sono convinta che l’atleta  non è chi ottiene grandi risultati nella pratica sportiva, ma lo è chi prima  di tutto si mette in gioco

Certo, non sempre è facile, le difficoltà ci sono, prima fra tutte la  stanchezza. Ma in questi anni ho imparato a conoscere il mio corpo, a  percepire i segnali e capire dove posso spingermi, e mi rendo conto che  la stanchezza dell’attività fisica annienta quella cronica della SM. Sembra  paradossale ma è così. Quindi, sì, con la sclerosi multipla non solo si può,  ma anzi si deve fare sport: con i propri ritmi e le proprie possibilità, ma è  importante farlo, sempre con il sorriso. Nel 2022 sono stata selezionata per entrare a far parte degli ASICS  Front Runner, la community globale dei runner legati al brand che anche  quest’anno è sponsor ufficiale della Milano Marathon. Non male per una  malata di sclerosi multipla da 17 anni, no?!” 

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