Prima della Scala, grande successo per il Boris Godunov: 13 minuti di applausi

L'opera di Chailly e Abdrazakov è il trionfo della memoria: così potente e così fragile. La premier Meloni: "Avvincente. Ha tenuto tutti incollati"

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Prima della Scala: ovazione per Abdrazakov, sicuro Chailly

La Prima della Scala è stato un grande successo. Il Boris Godunov di Modest Musorgskij, diretto dal Maestro Riccardo Chailly con la regia di Kasper Holten, che ieri sera ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala di Milano ha vinto la sua scommessa, riscuotendo 13 minuti di applausi. Con un’ovazione per Ildar Abdrazakov, l’affascinante basso, al suo settimo 7 dicembre e una per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che al suo ingresso in sala è stato salutato con grande calore dal pubblico, con una standing ovation e 4 minuti di applausi.

Un successo quello di Boris assolutamente non scontato visto che si trattava della versione originale, del 1869, più aspra e urticante. E non scontato anche per le polemiche che fino a questo pomeriggio hanno accompagnato l’opera russa, con la manifestazione degli ucraini in piazza Scala, contrari a questa programmazione. Quando si è alzato il sipario tutte le polemiche sono evaporate ascoltando la storia, che non fa “alcuna apologia pro Putin” ma piuttosto il contrario, ha più volte detto il sovrintendente Dominique Meyer. L’opera ha convinto tutti. La premier Giorgia Meloni all'uscita: “È stata un’opera avvincente, non era facile lasciare le persone incollate".

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