Amazon conferma 10 mila licenziamenti. Il Ceo: "Continueranno fino al 2023"

Con la conferma dei tagli di Amazon, in totale, da inizio 2022, il settore Big Tech ha "fatto fuori" circa 67 mila dipendenti

Economia

Amazon manda a casa 10 mila persone, confermati i tagli al personale. Il Ceo Jassy: "Avanti con i licenziamenti fino al 2023"

Andy Jassy, Ceo di Amazon, ​​​​ha informato i suoi dipendenti con una lettera che i licenziamenti nel gruppo, dove lavorano circa 1,5 milioni di persone, continueranno fino al prossimo anno. Dopo l’avviso formale degli scorsi giorni, l'azienda ha confermato i tagli dei dipendenti di varie divisioni. Secondo il New York Times, il piano di Amazon è di licenziare circa 10.000 lavoratori.

In una lettera interna a cui ha avuto accesso la CNBC, Jassy ha sottolineato che questo taglio del personale è stata "la decisione più difficile" che l'azienda abbia preso negli ultimi anni.

"Non sfugge né a me né a nessuno dei leader che prendono queste decisioni che questi non sono solo lavori che stiamo eliminando, ma persone con emozioni, ambizioni e responsabilità le cui vite saranno influenzate", ha osservato.

Jassy ha affermato che i licenziamenti si estenderanno fino al 2023 poiché la società è ancora nel bel mezzo del suo processo di pianificazione operativa annuale. "Non abbiamo ancora definito esattamente quali altre funzioni saranno interessate (sappiamo che ci saranno riduzioni nei nostri negozi e organizzazioni nei settori Persone, Esperienza e Tecnologia), ma ogni leader comunicherà con i rispettivi team quando avremo i dettagli a posto".

Il gigante della vendita online, come anche molte multinazionali della tecnologia e dei social media, ha registrato profitti considerevoli durante la pandemia: gli acquirenti, costretti in casa, hanno aumentato le spese di articoli online. Ma la crescita dei ricavi è rallentata quando l’emergenza si è attenuata e i consumatori hanno fatto meno affidamento sull'e-commerce.

I dati finanziari del colosso del Big Tech di Seattle hanno confermato questa tendenza: i primi due trimestri hanno registrato perdite, mentre il terzo ha certificato ricavi più deboli del previsto e proiezioni poco brillanti per quello in corso, in genere positivo per i rivenditori per via della stagione dello shopping natalizio.

Ecco che, dunque, dopo anni di crescita sfrenata, i tagli di posti di lavoro stanno colpendo duramente tutto il settore tecnologico. La società madre di Facebook, Meta, la scorsa settimana ha licenziato il 13% del personale. Sulla stessa linea anche Twitter, Shopify, Salesforce e Stripe. Secondo i dati di Crunchbase, aggiornati al 14 novembre, dall’inizio dell’anno i licenziamenti delle aziende tecnologiche statunitensi hanno coinvolto 67 mila persone.

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