Bollette, stangata per l'Italia: l'elettricità si paga il 70% in più di Parigi

Secondo l'ultimo report di Confcommercio la spesa elettrica per alberghi, ristorazione e alimentari in Italia è superiore anche rispetto alla Spagna: +27%

Economia

Caro bollette, spuntano  però anche spiragli di ottimismo: in arrivo aumenti più contenuti per le tariffe del gas di ottobre

Un'altra tegola s'abbatte nelle tasche degli italiani in tema d'energia: secondo l'ultima analisi comparativa realizzata da Confcommercio in collaborazione con Nomisma Energia nella Penisola alberghi, ristoranti e alimentari registrano una spesa elettrica mediamente superiore del 70% rispetto alla vicina Francia e del 27% della Spagna. Il motivo? Tra le prime cause spunta sicuramente la mancata diversificazione delle fonti energetiche, le forniture e i canali di approvigionamento.

Ma non è tutto. Da Nomisma Energia arrivano anche spiragli di ottimismo: il presidente Davide Tabarelli, interpellato dall' agenzia Ansa, in vista della comunicazione della tariffa per le famiglie del mercato tutelato, in programma per giovedì prossimo, ha rivelato che gli aumenti delle bollette del gas del mese di ottobre saranno più contenuti rispetto alle previsioni di un +70%, grazie anche all'aggiornamento tariffario mensile anzichè trimestrale. Disposizioni che, secondo Tabarelli, "si potrebbero applicare anche all'elettricità". 

Caro bollette, le famiglie nei primi mesi del 2022 hanno perso 77 miliardi di ptoere d'acquisto 

Tornando al report congiunto Confcommercio-Nomisma, gli analisti sottolineano come l'effetto inflazione ha pesato parecchio sulle famiglie italiane: nei primi sei mesi dell'anno hanno perso 77 miliardi di potere di acquisto. Il dato è tanto più significativo se si considerano le risorse complessivamente stanziate dai singoli Paesi nel 2022 per far fronte ai rincari energetici con l’Italia al primo posto con quasi 60 miliardi, quasi il doppio di quanto stanziato dalla Spagna.

L’Italia, in sostanza, ha speso più sia della Francia che della Spagna pur continuando a registrare costi delle bollette elettriche decisamente più elevati rispetto ai due Paesi benchmark. Scontiamo, evidentemente, l’errore di non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia e i nostri fornitori negli ultimi decenni. Scontiamo, ancora, i troppi ‘no’ preconcetti e l’ipertrofia burocratica che, ad ogni passo, blocca decisioni e realizzazioni.

Servono, invece, pragmatismo e realismo per gestire, in Europa e in Italia, il processo di transizione energetica all’insegna della convergenza necessaria tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica e sociale. Per quanto riguarda le famiglie italiane, la trasmissione “maggiori costi dell’energia, minori consumi nel complesso” si sviluppa attraverso il canale dell’inflazione, cioè aumento generalizzato dei prezzi (quindi, non solo energetici) che colpisce sia il reddito corrente sia, soprattutto, il valore reale della ricchezza finanziaria detenuta in forma liquida. I costi dell’energia impattano le spese obbligate, difficilmente comprimibili nel breve periodo. Inoltre, il maggiore prezzo dell’energia si diffonde a tutte le filiere di produzione e distribuzione e, quindi, a tutti i consumi.

In questa situazione, se i sostegni del governo, pari a circa 40 miliardi di euro alle famiglie nel 2022, compensano buona parte delle perdite di reddito, soprattutto per le famiglie meno abbienti, nulla possono contro i circa 77 miliardi di euro perdita di potere d’acquisto della ricchezza liquida, nei soli primi sei mesi del 2022. Ciò potrebbe comportare una riduzione dei consumi, rispetto a uno scenario con inflazione “normale”, di 5-7 decimi di punto percentuale. Questo fenomeno, assieme al perdurare dell’incertezza che non agevola la risalita della propensione al consumo, sta innescando la recessione tecnica che si concretizzerebbe nei trimestri a cavallo della fine dell’anno in corso.

Caro bollette, Sangalli: "Subito sostegni ai settore più colpiti"

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli commentando l’analisi sui prezzi dell’elettricità per le imprese del terziario diffusa oggi dalla Confederazione, ha dichiarato: "Anche se i prezzi del gas stanno diminuendo il caro energia resta l’emergenza più urgente da affrontare. Chiediamo al governo un confronto costruttivo con le forze sociali per avviare un piano strutturale in raccordo con l’Europa. E come per la pandemia sono necessari sostegni immediati per le imprese più colpite dalla crisi energetica". 

Caro bollette, per il gas verso un aumento del 5% a ottobre: prezzi in calo

Intanto, da Nomisma Energia il presidente Davide Tabarelli conferma un aumento intorno al 5% in arrivo per le bollette del gas di ottobre anziché del 70% come previsto un mese fa. Il motivo? L'aggiornamento dei prezzi da parte di Arera a livello mensile e non trimestrale.  "Quella dell'Arera è stata una scelta azzeccata, forzata dal cataclisma che è arrivato dai mercati e dall'esigenza dell'Autorità di intervenire", spiega infatti Tabarelli raggiunto dall'Ansa. "Un colpo di fortuna poiché il caso ha voluto che il nuovo meccanismo entra in vigore proprio mentre c'è il calo del prezzo del gas", specifica Tabarelli. 

"Se avesse ritardato di un trimestre, dal primo gennaio sulle bollette avremmo avuto una catastrofe. Se avessimo lasciato il meccanismo precedente, in vigore dal 2013, avremmo avuto un balzo del 200% ma sarebbe stato deciso a fine settembre come è avvenuto per l'aumento del 59% dell'elettricità. Per il gas l'Arera ha detto 'Aspettate c'è un nuovo sistema'. Quando hanno fatto la modifica dell'aggiornamento (non più trimestrale) ai primi di ottobre hanno detto che con il nuovo meccanismo ci sarebbe stato un aumento del 70%, perché c'era già un po' di calo del prezzo del gas. Ma ora ci sono tutti i prezzi fino alla fine di ottobre e stimiamo una variazione del +5%", aggiunge Tabarelli. 

"Le disposizioni per il gas", cioè l'aggiornamento mensile anziché trimestrale della tariffa, "teoricamente si potrebbero applicare anche all'elettricità, peccato che non è stato fatto; se l'avessimo fatto per la luce avremmo già avuto dei cali in bolletta invece dobbiamo aspettare gennaio e sperare che siano sempre bassi i prezzi. Ora stiamo pagando una tariffa di 66 centesimi per kw/h mentre i prezzi vedono qualcosa di più basso di almeno 10-15%", conclude Tabarelli. 

 

Tags:
bolletteelettricitàgasrincari