Caro carburanti, fallita la mediazione: i benzinai confermano lo sciopero

Nel nuovo incontro governo-associazioni di categoria non è stato trovato un accordo di mediazione: confermata la mobilitazione del 25-26 gennaio

Economia

Caro carburanti, confermato lo sciopero dei benzinai. Le sigle: "Delusi dal governo" 

Un incontrodeludente” che non ha fornito gli elementi giusti per spingere le associazioni di categoria a “revocare lo sciopero”: il president di Anisa-Confcommercio, Massimo Terzi, non usa mezzi termini per annunciare la conferma della mobilitazione in programma per il 25-26 gennaio da parte dei gestori degli impianti di carburanti. Il tavolo con il governo non ha quindi prodotto il risultato sperato. L’incontro al Mimit "è stato deludente" e "non c’erano le condizioni per revocare lo sciopero", ha sottolinea il presidente di Figisc, Bruno Bearzi nel corso di una conferenza stampa con Faib e Fegica.

"Lo sciopero è confermato", ha sottolineato a sua volta il presidente di Fegica, Roberto Di Vincenzo. "C’è molto disappunto", ha aggiunto il presidente di Faib, Giuseppe Sperduto. Dall’incontro al Mimit con i gestori "non è arrivato alcun elemento che ci potesse spingere a revocare lo sciopero", ha rimarcato il presidente di Anisa-Confcommercio, Massimo Terzi sottolineando che "l’esposizione del cartello è tutto tranne che trasparenza".

Caro carburanti, Codacons: "La riduzione dell'orario di sciopero è solo una  presa in giro" 

Nel frattempo a pronunciarsi oggi sulla riduzione dell'orario dello sciopero dei benzinai annunciata dalla Fegica da 60 a 48 ore è stato anche il Codacons che ha definito la scelta "una presa per i fondelli". I benzinai, piuttosto, "farebbero bene a revocare del tutto lo sciopero, perché un taglio di poche ore alla protesta rappresenta una presa in giro a danno dei cittadini, ha spiegato il presidente Carlo Rienzi che giudica lo sciopero "non solo inutile, ma anche dannoso per la collettività, che arrecherà disagi ai consumatori, già colpiti dagli aumenti dei prezzi dei carburanti alla pompa”. E il Codacons è tornato a ribadire "la necessità di un tavolo con tutte le parti coinvolte teso a risolvere le criticità sul fronte della benzina, accorciare la filiera dei carburanti, combattere le speculazioni a ogni livello e ottenere una riduzione strutturale dei listini alla pompa” .

Caro carburanti, proseguono i rialzi alla pompa

Nel frattempo, posegue la fase rialzista per i prezzi dei carburanti. Dopo i ritocchi di ieri, oggi è il market leader Eni a intervenire sui listini. Salgono dunque le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa. Ancora in deciso aumento le quotazioni dei prodotti raffinati. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per IP registriamo un ritocco al rialzo di 0,5 cent/litro su entrambi i prodotti. Per Tamoil +2 cent/litro sulla benzina.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,822 euro/litro (+3 millesimi, compagnie 1,823, pompe bianche 1,821), diesel a 1,872 euro/litro (+2, compagnie 1,873, pompe bianche 1,870). Benzina servito a 1,960 euro/litro (+2, compagnie 2,001, pompe bianche 1,880), diesel a 2,010 euro/litro (+2 compagnie 2,051, pompe bianche 1,928). Gpl servito a 0,783 euro/litro (-2, compagnie 0,794, pompe bianche 0,770), metano servito a 2,186 euro/kg (-19, compagnie 2,224, pompe bianche 2,154), Gnl 2,625 euro/kg (-5, compagnie 2,665 euro/kg, pompe bianche 2,594 euro/kg).  Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,906 euro/litro (servito 2,164), gasolio self service 1,953 euro/litro (servito 2,212), Gpl 0,885 euro/litro, metano 2,339 euro/kg, Gnl 2,742 euro/kg.

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