Credit Suisse, denunciati i regolatori: tolti "irregolarmente" 400mln di bonus

La bomba del Financial Times sul salvataggio di Ubs, pronta la citazione in giudizio di migliaia di banchieri. Ecco cosa è successo

di Redazione Economia
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Credit Suisse, la maxi causa per i bonus annullati. Nuovi guai

Non c'è pace per il Credit Suisse, il colosso bancario elvetico salvato dal fallimento grazie all'intervento di Ubs e del governo svizzero. Nel mirino adesso è finita l'autorità di regolamentazione finanziaria - secondo il Financial Times - avrebbe infatti annullato "irregolarmente" ben 400 milioni di bonus e per questo il personale del Credit Suisse si sta preparando a citarla in giudizio. Migliaia di banchieri senior del Credit Suisse hanno una parte dei loro bonus legata alle obbligazioni aggiuntive di livello uno del gruppo, titoli che sono stati spazzati via durante l'acquisizione orchestrata dalle autorità svizzere a marzo.

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I diversi studi legali che hanno già citato in giudizio l'autorità di regolamentazione svizzera Finma per conto degli investitori che possedevano le obbligazioni AT1, hanno ricevuto numerose richieste dai senior manager del Credit Suisse di intraprendere un'azione legale anche per loro conto, secondo diverse fonti che hanno familiarità con la questione. A questo punto, gli avvocati non hanno però chiarito se le rivendicazioni dei dipendenti del Credit Suisse possano essere collegate alle cause esistenti intentate contro la Finma o debbano essere presentate separatamente. I bonus risalgono al 2014, quando all'amministratore delegato e al personale dirigente della banca è stato offerto un premio in conto capitale come parte della loro remunerazione.

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