Crisi economica e allarme natalità: in Italia oltre 10 milioni di case vuote
La vita delle comunità è influenzata dalla composizione degli abitanti e dalle abitazioni occupate
Case vuote, in Italia si contano oltre 10 milioni ad incidere sul fenomeno c'è la crisi economica e la bassa natalità
In Italia oltre 10 milioni di case sono inabitate. Secondo il report di Openpolis la presenza o meno di abitazioni occupate potrebbe essere legato anche a quanto quella determinata zona risente di periodi di crisi economica, dell’eccessiva lontananza da zone con servizi più capillari ed efficienti ma anche del calo demografico che si sta registrando.
Case vuote in Italia, secondo gli ultimi dati la popolazione sta diminuendo ecco perché
Altro fattore che incide sull'occupazione delle case è, secondo l'Istat, la densità di popolazione, fattore che in Italia sta diminuendo. Infatti si prevede che nel 2070 i residenti non raggiungano nemmeno la soglia dei 50 milioni, attestandosi secondo le stime a 47,7 milioni. Questo è dovuto a un progressivo calo delle nascite che sbilancia anche la quota di persone anziane presenti nel territorio italiano. Sempre secondo Istat, infatti, nel 2050 le persone con età superiore ai 65 anni saranno oltre un terzo della popolazione, secondo le stime il 34,9%.
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Sono queste delle dinamiche che incidono su molti aspetti della vita delle comunità. Per esempio, diminuisce il numero dei contribuenti impattando sulla finanza pubblica sia a livello locale che a livello nazionale. Ma cambiano anche le esigenze sul piano dei servizi con necessità sempre più capillare di strutture e figure adibite alla cura della popolazione anziana.
Case vuote in Italia, la diminuzione del numero di contribuenti è un altro fattore che incide sul fenomeno
Lo spopolamento non colpisce in modo uguale tutte le aree del paese. Questo risulta evidente non soltanto dai dati della popolazione residente ma anche da quante abitazioni sono occupate dai residenti in una certa zona. In Italia nel 2019 si registrano circa 36 milioni di abitazioni. Di queste, poco più di 25 milioni risultano occupate in modo permanente. Il tema delle case sfitte non è soltanto una sfaccettatura dello spopolamento ma ha anche dei risvolti ambientali, come l’eccessivo consumo del suolo e incide anche su dinamiche sociali come l’emergenza abitativa.
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Si tratta di un dato che varia molto tra i territori. La regione con la maggior incidenza di abitazioni non occupate è la Valle d’Aosta con il 56,73%. Seguono Molise (46,66%), Calabria (44,54%) e Abruzzo (41,11%). Quelle con il minor numero di case senza residenti si trovano nella provincia autonoma di Bolzano (24,19%), in Lombardia (23,70%) e in Lazio (21,72%).