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Economia
Crack Silicon Valley Bank, così la crisi Usa si estende anche in Europa

Un dissesto del comparto in Europa potrebbe avere un impatto ben maggiore rispetto agli Stati Uniti e richiedere più tempo per essere risolto


Le recenti preoccupazioni per il sistema bancario statunitense, innescate dalla crisi della Silicon Valley Bank, e successivamente della Signature Bank e della Silvergate Bank, si sono ora estese anche all’Europa. Basti vedere l'indice Stoxx 600 Banks, che è sceso del 18% in una settimana. Questo dato riflette lo stato di tensione dei mercati e testimonia l'importanza unica che hanno le banche per le economie. 

Il sistema bancario europeo presenta tuttavia una serie di differenze chiave rispetto a quello statunitense, sia in senso positivo che negativo. Il fallimento di una grande banca, per esempio, è meno probabile in Europa, grazie all’alto livello di capitale, alle norme più severe e alla serie di stress test a cui gli istituti vengono sottoposti dalle autorità. Da contro, per quanto improbabile, un dissesto del comparto in Europa potrebbe avere un impatto ben maggiore rispetto agli Stati Uniti e richiedere più tempo per essere risolto.

BENE: Sono passati appena dieci anni dalla fine della crisi del debito europeo, seguita dall'introduzione di un nuovo impianto di regolamentazione e dalla lotta alle crisi a livello regionale a cura dell'Autorità bancaria europea e del Meccanismo europeo di stabilità. Le banche europee, inoltre, hanno generalmente livelli di capitale e liquidità più elevati rispetto agli Stati Uniti, e seguono normative più rigorose che impongono un livello di attività a partire da 50 miliardi di dollari, rispetto ai 250 miliardi di dollari degli Stati Uniti. Il mercato bancario europeo è anche più consolidato di quello statunitense, anche se con chiare eccezioni, come la Germania.

MALE: Meno positivo è l'impatto dell'eventuale fallimento di una grande banca. La percentuale dei prestiti bancari delle economie europee è molto più alta rispetto a quella degli Stati Uniti. Le banche costituiscono la fonte della maggior parte dei prestiti alle imprese in Europa, mentre le aziende statunitensi preferiscono di gran lunga rivolgersi al mercato obbligazionario. Nonostante gli sforzi compiuti nell'ultimo decennio, il sistema di vigilanza del settore risulta più frammentato e complesso tra i 27 Stati membri dell'UE. Rispetto agli Stati Uniti, il sistema è più complesso e richiede più tempo; si spazia dal sistema di assicurazione dei depositi, su base nazionale, ai macchinosi schemi di work-out delle banche.

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