Eni, Descalzi, "Price cap? In Ue interessi divergenti. Inverno '24 sarà duro"

L'amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi, all'incontro annuale di Cultura Italiae

(Fonte immagine: La Presse) 
Economia

Gas, Descalzi: "Price cap? In Europa interessi divergenti"

"L'Europa non e' uno Stato ma è fatta da diversi Stati, ci sono interessi divergenti, per questo sul price cap nel gas sono costanti nel non decidere". Lo ha affermato l'amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi, parlando oggi a Bergamo all'incontro annuale di Cultura Italiae. "L'Europa è fatta da diversi mix energetici - aggiunge - da diverse culture, lingue, ricchezze. Si parla di solidarieta' ma è una fotografia, l'Europa non riesce a muoversi perche' ha voluto essere grande per coinvolgere tutti ma ci sono interessi divergenti. L'Europa come l'Italia non si e' mai preoccupata di avere un sistema di sicurezza energetica, perche' ce n'era tanta".

Descalzi, l'inverno piu' duro sara' nel 2023/24

Tutti guardano all'inverno che sta arrivando ma "l'inverno piu' duro sara' quello del 2023/24" se l'Italia non potenziera' le sue infrastrutture. "Serve piu' capacita' di stoccaggio, servono piu' rigassificatori", spiega Descalzi. "Non abbiamo una produzione nazionale, abbiamo 1/3 dei rigassificatori che ci servono e dobbiamo aumentare la capacita' di stoccaggio", spiega Descalzi ricordando che Eni da sola non puo' fare tutto da sola.

Gas, Descalzi: "Prezzi scendono, il sistema si sta adattando"

Perche' ora il prezzo del gas scende? "Il sistema (energetico, ndr) si sta adattando" tra aumento degli stoccaggi, riduzione dei consumi e piu' efficienze, risponde in parole semplici l'Ad dell'Eni sul perche' ora il prezzo del gas sta scendendo. Il gas russo rappresentava la grande maggioranza dell'approvvigionamento, "ora e' al 9%, il sistema lo ha sostituito prendendolo altrove, attraverso i rigassificatori: l'Algeria ha aumentato di 3 volte la fornitura, la Norvegia e gli Usa hanno aumentato anche loro, non c'e' mai stato un momento in cui la domanda fosse maggiore dell'offerta. In Italia la domanda e' di 150 milioni di metri cubi al giorni e l'offerta di 200 milioni ma anche in Europa, se la domanda e' di 650 milioni di metricubi l'offerta e' di 1 miliardo", ricorda Descalzi intervistato durante l'evento di Cultura Italiae, Semi 2022. I prezzi salivano quindi "per la speculazione, perche' tutto cio' non si sapeva". Sulla diminuzione dei prezzi pesa anche la diminuzione dei consumi che, ricorda Descalzi, "e' stagionale: da settembre fino a inizio novembre si spengono i climatizzatori e non c'e' ancora il riscaldamento". Non ultimo sta cambiando anche il mix energetico, "si e' ricominciato a usare prodotti petroliferi, il carbone". 

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