Ita, le trattative rischiano lo stallo in attesa dell'assemblea

Domani 20 ottobre consiglio di amministrazione straordinario per decidere sulle deleghe di Altavilla

di Marco Scotti
Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita Airways
Economia

Ita, le trattative rallentano: Certares ancora in testa ma il tempo stringe

Doveva essere una mossa risolutiva per accelerare le trattative tra Ita e Certares. Invece la rimozione delle deleghe al presidente esecutivo Alfredo Altavilla rischia di rallentare un processo che sembrava definitivamente avviato. Il parere pro veritate del professor Andrea Zoppini, infatti, è stato accolto dal consiglio che ha potuto procedere con la rimozione delle deleghe lo scorso 12 ottobre. Ma il giorno dopo il collegio sindacale ha ribaltato – o comunque smentito – quanto deciso, rimandando ogni scelta all’assemblea dell’8 novembre. 

Domani 20 ottobre, intanto, si terrà il consiglio di amministrazione straordinario che dovrà decidere sulle deleghe di Altavilla. Vista la composizione (sei membri su nove sono espressione del Mef) l’esito sembra scontato. E a quel punto? Dipenderà dalla voglia del presidente esecutivo di mantenere fermo il punto. D’altronde, il dirigente che avrebbe dovuto sostituire Marchionne – almeno nei piani del manager abruzzese – non crede di aver grandi peccati da espiare, se non quello di aver propeso per la cordata Msc-Lufthansa.

E la trattativa tra Ita e Certares? Prosegue, il fondo americano continua febbrilmente a incontrare sindacati e autorità, a compiere due diligence per analizzare i conti, sapendo che la richiesta di 400 milioni di euro da parte del consiglio per mettere in sicurezza il bilancio è già partita e dovrà essere ottemperata. Certares per ora continua a lavorare alacremente, la sensazione però è che lo stallo originato dalla rimozione delle deleghe di Altavilla, invece che rappresentare uno scivolo per la trattativa, sia ora un ostacolo. 

Se davvero si dovesse arrivare all’8 novembre, a quel punto il governo dovrebbe essere – salvo improbabili colpi di scena – definitivamente formato. E vorrebbe far sentire la sua voce. Fratelli d’Italia aveva prima chiesto di poter partecipare alla trattativa, poi aveva data per conclusa la cosa una volta dato il via ai negoziati in esclusiva con Certares. Ora però tutto potrebbe tornare in discussione. Ieri Michael O’Leary, fumantino ceo di Ryanair, ha sparato a palle incatenate contro Ita, definendola “un’Alitalia che ha cambiato nome”.

Normale che in questo momento di ripresa del traffico aereo, che porta però con sé un aumento notevole dei prezzi dei biglietti, qualsiasi potenziale avversario venga visto come un nemico, soprattutto quando si incarnano due filosofie diverse: da una parte il segmento più premium con Ita, dall’altro il low-cost con Ryanair. Che cosa succederà? Difficile dirlo ora. Al momento i rumor raccolti da Affaritaliani.it danno ancora Certares in netto vantaggio, non foss’altro perché ha il gradimento del ministro Franco e perché i tira e molla nella nascente maggioranza danno più tempo per concludere l’accordo. Ma attenzione ai possibili colpi di scena. 
 

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