Le compravendite di uffici superano i livelli pre-Covid: tutti i dati

Milano al top, seguono Roma e Napoli. Altro che smart working, le aziende vogliono di nuovo le sedi fisiche

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Economia

Smart working, addio: tornano a volare le compravendite di uffici

Quasi 6.400 compravendite immobiliari di uffici nel primo semestre del 2022, con un incremento del 75,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, quello pesantemente influenzato dal Covid. Si prevede per la fine dell'anno di arrivare a circa 13mila operazioni. E' quanto emerge da uno studio realizzato da Reopla, società Proptech specializzata in softeare innovativi per il sistema immobiliare. Un'inversione di tendenza, netta, che segna anche la fine dell'utopia dello smart working: le aziende vogliono tornare in sede e vogliono che i dipendenti si trovino nello stesso luogo quanto più possibile.

Dopo il crollo coinciso con il primo lockdown, quando le compravendite erano calate del 24,53% rispetto ai primi sei mesi del 2019, il mercato degli uffici è dunque ripartito di slancio, superando nettamente anche i numeri registrati prima della pandemia (+32,2%). Un boom iniziato nel 2021 (+65,26%) e che nel 2022 si sta consolidando, con un aumento del 6% rispetto a dodici mesi fa.
 
Milano (652), Roma (386) e Napoli (117) sono le città col maggior numero di compravendite. seguite da Palermo (110), Torino (103), Genova (99), Bologna (81), Firenze (75), Bari (48) e Catania (18). La Capitale è la città in cui nel primo semestre 2022 la ripresa - rispetto al primo semestre 2020 - è stata più decisa, con il +133% di compravendite. A Genova le operazioni sono ancora in forte crescita (+78,45% sul 2021), mentre a Torino (-21,83) e a Bari (-69,46%) il mercato è in frenata.

“Confrontando i periodi pre e post pandemia, emergono segnali di crescita del mercato, supportato (almeno fino al primo semestre 2022), dalla facilità di accesso al credito e da tassi d'interesse ai minimi storici”, spiega Patrick Albertengo, Co-Fondatore e Managing Director di Reopla. 

“Tra i fattori determinanti potrebbero esserci i prezzi ‘interessanti’ raggiunti post lockdown dai locali commerciali e dagli uffici che, penalizzati dalle previsioni estremamente negative sul mercato in oggetto dovute a pandemia e smart-working, sono tornati a rappresentare un'ottima opportunità a medio e lungo termine per fondi immobiliari e investitori istituzionali. Il mercato, però, si sta già consolidando e, guardando al futuro, c’è da aspettarsi una sensibile contrazione delle compravendite per l’ultimo trimestre 2022 e per il primo del 2023, dovuta soprattutto all'aumento dei tassi di interesse, all'impatto dell'inflazione sulle PMI, nonché all'aumento del costo di elettricità e gas come conseguenza della situazione geopolitica”.

Milano guida la classifica delle compravendite 

Il capoluogo lombardo è la città italiana con il maggior numero di compravendite di uffici. Qui il mercato ha recuperato bene dopo le difficoltà del 2020 (-25,86% di operazioni), segnando un +54% di unità compravendute rispetto a due anni fa e un +14,18% rispetto ai primi sei mesi del 2019, ultimo anno prima della pandemia. Tuttavia, il confronto con il 2021 rivela i primi segnali di rallentamento, con le operazioni in calo del 2,7%, mentre in provincia la crescita di compravendite continua anche nel 2022. 

Mercato in espansione a Roma, Napoli e Genova

La Capitale, seconda per numero di compravendite (386), è la città italiana che ha registrato la crescita più significativa rispetto al primo semestre 2020 (+133%), quando aveva perso il 9,51% e ha più che raddoppiato le operazioni rispetto al periodo pre-pandemia (+110,85%). Anche il confronto con il 2021 è positivo, con una crescita del 52,45%. 

Sul terzo gradino del podio per numero di compravendite (117), Napoli è la città dove il mercato ha sofferto meno l’impatto della pandemia, con una contrazione di appena lo 0,5% rispetto ai primi sei mesi del 2019, ed è cresciuto maggiormente rispetto all’epoca pre-Covid (+114,83%). L’espansione del mercato è proseguita anche nel confronto con il primo semestre 2021, con un +47,11% di operazioni.

A Genova, dopo la forte contrazione del 2020 (-29%), il mercato è ripartito segnando un +110,72% di compravendite rispetto al primo lockdown e un +49,61% rispetto al 2019. Il boom è proseguito anche fra 2021 e 2022, registrando la performance migliore fra le 10 città italiane più popolose (+78,45% di operazioni).

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