Mediobanca, ricavi da record nel primo trimestre. Nagel tende la mano ai soci

Il ceo di Piazzetta Cuccia schiva le domande sulle operazioni di M&A: "Tutti sanno che vogliamo crescere nel wealth management, vedremo"

L'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel
Economia

Mediobanca chiude il trimestre con ricavi record

Mediobanca chiude il primo trimestre dell'esercizio 2022-2023 con un utile netto di 262,6 milioni di euro, in linea con il risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio, cui corrisponde un Rote del 12% e un utile per azione trimestrale di 0,31 euro, in aumento del 5%. I ricavi dell'istituto raggiungono il nuovo massimo storico, in aumento del 7,2% a 757,1 milioni, con il Cet1 al 15,1% e fully loaded al 14,0%. Il margine di interesse si attesta a 396,3 milioni, in aumento del 10,6% su base annua, favorito dall’andamento dei tassi di mercato, dall’incremento dei volumi di impiego e dalla tenuta della raccolta wealth management a tassi contenuti.

Le commissioni nette salgono a 210 milioni (+3,6%) e i proventi da tesoreria saldano a 64,6 milioni (+29,2%), mentre il risultato dell’attività assicurativa a parte Assicurazioni Generali è di 86,6 milioni, in lieve calo rispetto allo scorso anno. I costi di struttura aumentano del 6,2% a 321,4 milioni e le rettifiche su crediti sono di 62,6 milioni sui livelli dello scorso anno.

Il totale attivo aumenta nel trimestre a 91,4 miliardi, con gli impieghi verso la clientela che crescono del 7% su base annua a 52,4 miliardi. Le attività deteriorate lorde confermano il minimo livello dello scorso esercizio (1.328,5 milioni) pari al 2,5% degli impieghi. La raccolta si attesta a 60,3 miliardi. Quanto alle divisioni del gruppo Mediobanca nel wealth management l’utile netto si attesta a 43,7 milioni (+35%) e i ricavi a 198,7 milioni (+15%) dopo l’ulteriore crescita delle commissioni e il maggior contributo del margine di interesse.

Nella divisione consumer nel trimestre Compass registra un utile netto di 100 milioni (+11%) che riflette una profittabilità molto elevata, con un Roac del 34%. L’erogato, pari a 1,9 miliardi (+6%) ha favorito la crescita degli impieghi, che hanno raggiunto il nuovo livello record di 13,9 miliardi. Nel Corporate & Investment Banking il trimestre chiude con un utile netto di 67,3 milioni, in linea con lo scorso anno, e ricavi di 182,1 milioni (+8,1%). Nella divisione Insurance & Pi l'utile è di 77,5 milioni (-19,9%), principalmente per le minusvalenze su fondi di investimento (-10,7 milioni).

Nelle Holding Functions, infine, la perdita netta si riduce a 24,7 milioni per effetto di un margine di intermediazione in lieve crescita a 19,2 milioni, che beneficia della riduzione del passivo del margine della Tesoreria e dei maggiori proventi da negoziazione.

Nagel: "Risultati al di sopra delle aspettative"

Nel primo trimestre dell'esercizio "abbiamo raggiunto dei risultati che mostrano una dinamica commerciale ben al di sopra delle nostre aspettative". Lo ha detto l'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, in conference call con le agenzie di stampa per presentare i conti del primo trimestre dell'esercizio 2022-2023.

"Oggi siamo concentrati al 100% sulla crescita organica" nel wealth management ha detto Nagel sull'ipotesi di un interesse per Banca Generali, controllata di Generali. "Tutta la nostra energia oggi è sul consentire una crescita organica che sia più robusta e consolidi il nostro modello da un punto di vista industriale e finanziario, facendo leva sul mercato del risparmio in Italia e sull'unicità del nostro modello di offerta", ha spiegato.

"Oggi non siamo indotti a deviare da questo tipo di percorso", che "sta dando dei frutti importanti che possono essere maggiori se rimaniamo focalizzati", ha continuato Nagel.

"Sui dossier di M&A grandi e rilevanti, soprattutto dove c'è una controparte che decide se fare un engagement con noi o no, noi non vogliamo essere deviati dal nostro percorso di crescita accelerata di wealth management. Siccome si conosce il nostro potenziale interesse, nella misura in cui ci sono soggetti interessati potremmo essere contattati. A quel punto siamo disponibili a parlarne, ma non siamo proattivi nella misura in cui si tratta di asset che hanno una chiara proprietà e all'interno di una strategia"ha aggiunto Nagel a chi gli chiedeva di un interesse per Banca Generali.

Nagel: "Banca Generali? Ci interessa il wealth management"

"Io sono sempre stato favorevole allo sviluppo di Generali nei suoi business principali. Come Mediobanca siamo sempre stati sostenitori e abbiamo sempre approvato le operazioni di crescita" ha detto l'ad di Mediobanca a chi gli chiedeva dell'interesse di Generali per il gruppo statunitense Guggenheim Partners. "Abbiamo sempre dato non solo il voto favorevole in consiglio ma supportato lo sviluppo per acquisizioni di Generali. Siamo convinti che se vengono fatte operazioni valide, il valore della società, la sua dimensione e anche l'utile che ne deriva a Mediobanca possa essere migliorato", ha spiegato.

"Di questo dossier non conosco i contorni e non mi posso esprimere, anche perché a esprimersi dovrebbero essere gli organi sociali di Generali e non quelli di Mediobanca", ha aggiunto.

"Noi siamo interessati a guardare tutti gli asset che in Italia possono aumentare la nostra capacità distributiva nel wealth management. Poi, vista la chiara identificazione della proprietà che hanno questi asset, noi siamo più in una fase di 'wait and see' piuttosto che proattivi. Dev'essere più qualcosa che proviene da loro che non da noi", ha aggiunto.

Nagel: "Favoriamo l'engagement di tutti i soci"

"Favoriamo l'engagement con tutti i soci e manteniamo un canale aperto e una possibilità di confronto con tutti i soci, anche con i nostri principali azionisti, Delfin e il gruppo Caltagirone" ha detto Alberto Nagel, che non ha voluto commentare le indiscrezioni di un ulteriore rafforzamento del gruppo Caltagirone nell'azionariato dell'istituto. A quanto risulta ad Affaritaliani.it si tratterebbe di rumor non confermati, anche se molto si capirà domani 28 ottobre con l'assemblea dei soci. 

"Il mio compito, assieme al consiglio di amministrazione, è quello di rimanere concentrato a gestire il gruppo, in particolare per dare delle soddisfazioni agli azionisti in un momento in cui queste soddisfazioni non sono così scontate per il sistema in generale. Il resto dei possibili ragionamenti oggi sono del tutto prematuri e vanno oltre il mio focus sulla gestione del gruppo" ha concluso Nagel, rispondendo a chi gli chiedeva del rinnovo del consiglio di amministrazione, in calendario fra circa un anno.

Tags:
generalimediobancanagel