Moncler, utile su ma non basta: gli analisti temono la crisi economica
Malgrado i buoni risultati in termini di ricavi e utile il titolo del brand di moda inciampa a piazza Affari
Moncler crolla in Borsa, il boom dell'utile (+32%) non basta. I dati del terzo trimestre 2022
Moncler inciampa a piazza Affari. Nonostante la forte crescita delle vendite nei primi nove mesi del 2022 (+32%) in linea con le attese, gli analisti non si sono reputati "soddisfatti" e hanno penalizzato il titolo, che ha chiuso le contrattazioni di Borsa in calo del 4,6%.
"La ripresa del mercato cinese conforta, anche se l'incertezza sull'andamento della stagione invernale permane", ha commentato a caldo Luca Solca, l'esperto del lusso di Bernstein, che ha definito l'andamento dei ricavi di Moncler in linea con le attese, sottolineando l'andamento piu' sostenuto delle vendite in negozio, rispetto a quelle wholesale. Mediobanca continua a essere molto positiva sul gruppo guidato da Remo Ruffini, stimando un prezzo obiettivo a 75 euro, livello ben superiore ai corsi di Borsa.
"Manteniamo la raccomandazione di 'outperform' considerando le grandi opportunità che vantano sia Moncler, sia Stone Island', è scritto in un report pubblicato da Mediobanca, nel quale ad ogni modo si raccomanda cautela, considerando le sfide macro e lo scenario geopolitico che si profila nel quarto trimestre dell'anno. E proprio questo punto potrebbe essere il motivo della forte penalizzazione sui mercati.
Nel dettaglio, nel terzo trimestre dell’anno, il gruppo di moda ha realizzato ricavi consolidati pari a 1.556,6 milioni di euro, pari, tra l’altro, al +57% rispetto ai primi nove mesi del periodo pre-Covid nel 2019. Tali risultati includono i ricavi del marchio Moncler pari a 1.252,5 milioni e i ricavi del marchio Stone Island pari a 304,1 milioni.
Nel solo terzo trimestre, il gruppo ha realizzato ricavi pari a 638,3 milioni, +12% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2021 e del +50% rispetto al terzo trimestre 2019 (che però non includeva il marchio Stone Island). Nel terzo trimestre, nel dettaglio, Moncler ha realizzato ricavi per 528,2 milioni, mentre Stone Island 110 milioni.
Luciano Santel, Chief Corporate and Supply Officer del gruppo di moda, ha dichiarato che i numeri del consensus per il 2022 sono “raggiungibili”, anche se alla fine “tutto dipenderà dallo scenario geopolitico e anche dall'andamento del Covid”. Il consensus indica ricavi 2022 per 2,5 miliardi circa, un ebit a 760 milioni con un margine attorno al 30%.
Ma non è tutto. Il manager di Moncler ha anche indicato che le vendite in Cina nelle prime due settimane di ottobre sono andate molto bene, anche se poi hanno risentito dei nuovi lockdown per il Covid. La società ha preannunciato che probabilmente procederà a nuovi ritocchi del listino prezzi, se i costi continueranno ad aumentare, ma per adesso le variazioni già effettuate non hanno impattato sulla domanda di prodotti.
“Alziamo le stime sul fatturato 2022 dell'1%, in linea con il consensus”, hanno commentato gli analisti di Equita, che mettono in conto vendite in rialzo del 44% rispetto ai valori del 2019 nel quarto trimestre 2022. Le vendite complessive del 2022, secondo gli esperti, dovrebbero essere pari a 2,5 miliardi rispetto ai circa 2 dell'anno scorso. L'utile netto si dovrebbe attestare a 615 milioni dai 394 del 2021.
“Confermiamo invece le stime 2023-24”, hanno indicato ancora gli analisti di Equita, che prevedono un fatturato 2023 a 2,8 miliardi e un utile netto a 584 milioni. “Moncler rimane uno dei nostri titoli preferiti del settore, grazie a qualità del business, forte momentum del marchio Moncler, prospettive di sviluppo di Stone Island, valutazioni interessanti”, hanno commentato, ricordando che il rapporto tra prezzo e utili attesi nel 2023-2024 si attesta a 22,5 e 19,6 volte contro una media del periodo 2015-2021 attorno a 25 volte. Gli esperti hanno tuttavia ridotto del 7% il target di prezzo portandolo a 56,5 euro.