Banca Generali: Carlo Ratti racconta l'architettura sostenibile

Ratti (architetto): "Abbiamo assistito alla nascita di una mobilità sempre più on demand a seconda del contesto, garantita anche dalla molteplicità di opzioni"

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Banca Generali: online il nuovo appuntamento #BG4SDGs sull'architettura sostenibile insieme a Carlo Ratti  

Nuove introduzioni e nuove tecnologie permettono di trasformare le città, portandole ancora più vicine agli obiettivi di sostenibilità proposti dall'Agenda Onu 2030. Una menzione necessaria è quella all'SDG numero 11, che punta a rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri e sostenibili. Nel nuovo appuntamento del format #BG4SDGs, Banca Generali ha cercato di indagare lo stato dell’arte per il raggiungimento dei traguardi preposti dalle Nazioni Unite per questo goal. Il progetto, in linea con i pillar del Piano strategico 2022-2024 di Banca Generali, è stato avviato nel 2021 ed è volto ad approfondire i 17 SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Agenda Onu 2030, oltre che ad avvicinare quante più persone a queste tematiche grazie agli ospiti internazionali che intervengono.

Come portavoce per il 13esimo appuntamento di #BG4SDGs, la Banca ha incontrato Carlo Ratti, architetto, fondatore CRA (Carlo Ratti Associati), professore Mit e direttore al Mit Senseable City Lab di Boston. Secondo Ratti, gli elementi imprescindibili da cui partire per promuovere lo sviluppo sostenibile delle città sono due: i dati e l’economia circolare. Queste alcune delle sue parole: "Uno dei mezzi più interessanti per il raggiungimento di questo obiettivo è il mondo dei dati. I dati infatti ci permettono di comprendere meglio entrambe le dimensioni del fenomeno urbano, quella della città e quella della comunità, sia da un punto di vista sociale che ambientale”.

Le nostre città sono tornate ad essere piene di vita, anche se con qualche differenza rispetto a due anni fa. Grazie ai dati anche la mobilità sta cambiando: questi permettono di leggere la città come un organismo vivente e quindi di ripensare ai modelli tradizionali. In particolare abbiamo assistito alla nascita di una mobilità sempre più on demand a seconda del contesto, garantita anche dalla molteplicità di opzioni che si presentano quotidianamente” conclude Ratti. L’intervista integrale all'architetto è disponibile sul canale Youtube di Banca Generali

La tecnologia viene usata negli edifici “sensibili” per raggiungere la sostenibilità e creare maggiore comunicazione tra i sistemi del naturale e dell’artificiale. La frattura che storicamente ha caratterizzato questi due mondi si sta ora ricucendo grazie ai dati e alle tecnologie, che consentono di acquisire informazioni in maniera dinamica e rispondere in tempo reale. In questo scenario si inserisce anche la sfera della socialità: per raggiungere uno sviluppo sostenibile a tutto tondo bisogna infatti creare spazi pubblici di condivisione e incontro per le comunità.

Se da un lato la pandemia di Covid 19 ha vincolato le persone a stare nelle loro abitazioni, allo stesso tempo ha portato a un progresso nel funzionamento e nello sviluppo sostenibile delle città. I fattori che hanno sicuramente contribuito sono stati l’introduzione delle modalità di lavoro ibride e un accesso ai mezzi di trasporto più snello a seconda delle esigenze di ognuno di noi.

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