The Ad Store presenta Human Report, prima relazione di impatto

Borri (Ad Store): "Per le imprese, oggi la partita si gioca sul cambiamento e occorre che rispondano ai consumatori abbracciando il principio di trasparenza"

di Alice Cubeddu
Corporate - Il giornale delle imprese

The Ad Store, il primo Human Report offre uno sguardo sul futuro delle imprese e racconta l'impegno nella creazione di valore

The Ad Store, agenzia creativa con sede italiana del Gruppo internazionale a Parma, l'8 settembre ha presentato lo Human Report, in una serata che ha visto diversi ospiti prendere parte al dialogo sul cambiamento, fulcro della vision dell'agenzia che trova in quest'ultimo il know how per una strategia vincente. La prima relazione di impatto rappresenta un prezioso strumento con cui poter misurare la capacità dell'agenzia di produrre valore sociale ed economico condiviso, come spiegato da Natalia Borri Presidente di Ad Store: "Creativity for humans è il nostro credo, il nostro impegno ad essere ogni giorno, con il nostro lavoro, moltiplicatori di impatto positivo. Crediamo fortemente che il cambiamento parta da noi".

Su queste battute si è aperta la tavola rotonda che ha visto confrontarsi nella prima parte della serata Massimo Ferro, CFO e Corporate strategy di Nestlè ItaliaFrank Pagano, autore ed esperto di Blockchain e NFT e Massimo Ceriotti, Direttore Marketing di Fondazione Sodalitas, offrendo alla platea la propria visione sui cambiamenti che le aziende affrontano oggi e il ruolo che queste occupano all'interno del mondo odierno, a partire dal tema della sostenibilità. Quest'ultima ha assunto oggigiorno un ruolo sempre più preponderante rispetto al significato che la responsabilità sociale d'impresa aveva in passato, arrivando a ricoprire un elemento imprescindibile per le realtà che intendono posizionarsi efficacemente nell'ampio e dinamico panorama attuale.

"Negli ultimi anni c'è stata una fortissima accelerazione in tema di sostenibilità", ha commentato nel corso del dibattito Massimo Ceriotti, Direttore Marketing di Fondazione Sodalitas. "Oggi nessuna impresa può evitare di guardare alla sostenibilità come a una dimensione fondamentale e i due anni di pandemia hanno impresso un'accelerazione ancora più forte. Oggi dunque per le imprese essere sostenibili significa continuare a darsi la possibilità di guardare al futuro, preservare e rafforzare quelle condizioni fondamentali per lo sviluppo di qualsiasi azienda ma anche per quello della società, della comunità e dei territori. Forse mai come in questo momento assistiamo ad una forte coincidenza tra gli interessi delle imprese e gli interessi della società."

Si assiste a un'epoca di profondi cambiamenti, dalla transizione ecologica, a quella digitale che "aprono opportunità impensabili fino a qualche tempo fa ma che comportano anche dei rischi in quanto si parla di cambiamenti tali che rischiano di privilegiare alcuni e di lasciare indietro molti. Lavorare perchè ciò non accada è sia un atto di responsabilità per le aziende sia un impegno nella costruzione di un futuro fatto di crescita, sviluppo e inclusione", conclude Ceriotti.

Nella visione di Ad Store, sintetizzata nel claim 'Creativity for Humans', il percorso intrapreso è "volto a migliorare la vita delle persone sia direttamente, agendo sulle risorse dell'agenzia, sia come comunicatori", racconta Natalia Borri Presidente di Ad Store. "La nostra vision si basa sul creare relazioni con le persone, con i territori che ci ospitano e su ciò continueremo a costruire questo percorso in cui crediamo profondamente". Sono molte le domande sorte durante la tavola rotonda e le necessità emerse cui le aziende sono chiamate a rispondere, in particolare alla luce della forte accelerazione che investe il nostro quotidiano e della crescente complessità che governa le organizzazioni.

Appare perciò chiara l'urgenza di integrare dei processi all'altezza di questi cambiamenti, cercando aiuto anche nella tecnologia in quanto "laddove il cambiamento si fa intenso, può arrivare la tecnologia, che deve creare efficienza e accesso" per consentire una più agevole evoluzione globale, spiega Frank Pagano, autore ed esperto di Blockchain e NFT. L'evoluzione, avvertita come urgenza a cambiare da parte delle aziende specie in tema di sostenibilità, porta però con sè il rischio del green washing e social washing, come spiega Cerotti. Le imprese hanno adottato nuove strategie e nuovi linguaggi comunicativi per raggiungere efficacemente il pubblico di riferimento, ma la loro forza è legata all'autenticità e alla credibilità: "un connunbio non facile da gestire, legato anche alle dimensioni dell'azienda. Oggi che la sostenibilità è diventata il linguaggio con cui si parla alle persone e ciò su cui costruiscono il loro universo valoriale, presidiare autenticità e credibilità è fondamentale. Il pubblico è estremamente più attento oggi".

Tra gli ospiti presenti alla presentazione dello Human Report, anche Gaia Gualerzi, Marketing Director Parmacotto, Francesco Frattini di Fondazione Roche e Miriam Frigerio di Sorgenia, che nella seconda parte della serata hanno raccontato le esperienze delle proprie realtà in tema di cambiamento, sostenibilità, impatto, leitmotiv dell'incontro.

Il commento ad Affaritaliani.it di Natalia Borri Presidente di Ad Store

"Oggi credo che la partita si giochi sul cambiamento", spiega ai microfoni di Affaritaliani.it, la Presidente di Ad Store, Natalia Borri. "Occorre cambiare mindset, stile di vita, approccio al consumo. Ciò che ritengo essere cambiato è il consumatore, le richieste, i bisogni, le necessità delle persone. A ciò le aziende devono dare risposte seguendo alcune regole, a partire dai sistemi informativi. Oggi le persone sono costantemente e velocemente connesse, perciò divengono aggiornate, esigenti e vanno a fondo alle cose: di fronte a questo scenario le aziende devono obbligatoriamente cambiare e l'unica via percorribile è quella della trasparenza e dei valori, prendendo posizione sulle questioni rilevanti". 

Sulla presentazione dello Human Report, aggiunge: "Oggi cerchiamo di dimostrare come nei fatti siamo riusciti a tradurre la nostra vision in realtà, vale a dire ciò che noi sappiamo fare attraverso il nostro lavoro, cioè comunicare e tradurre in messaggi creativi le esigenze dei nostri clienti. Vogliamo stare vicini alle persone e rendere migliori le loro vite, a partire da noi, attraverso i nostri programmi di wellness aziendale, o l'introduzione del Chief Happiness Officer. Questa è la nostra idea di creatività".

Le parole ad Affaritaliani.it di Massimo Ferro, CFO e Corporate strategy di Nestlè Italia

Massimo Ferro, CFO e Corporate strategy di Nestlè Italia, ci offre una panoramica delle realtà aziendali in Italia e e sfide che devono affrontare in particolare nell'attuale contesto storico: "Occorre avere la capacità di capire ciò che accade attorno e a noi e agire di conseguenza. Per quanto riguarda la sostenibilità, è un concetto che racchiude in sè molti significati, si parla di sostenibilità ambientale, sociale e per riuscire a sviluppare un'adeguata risposta occorre fare delle scelte consapevoli che guardano allo stato attuale delle cose ma che racchiudano una prospettiva futura. Una delle esigenze principali è porsi degli obiettivi di lungo periodo e definire dei percorsi per arrivare". 

L'intervista di Affaritaliani.it a Gaia Gualerzi, Marketing Director Parmacotto

"Parmacotto ha una visione di sostenibilità che si sintetizza nel nostro positioning 'Feeling Good', vale a dire quello di dare come azienda un contributo al benessere delle persone a tavola, in primis attraverso i nostri prodotti sempre più salubri, ma anche in una chiave più sociale, quindi un contributo che l'azienda dà alle comunità dei territori attraverso iniziative di tipo culturale", racconta ad Affaritaliani.it Gaia Gualerzi, Marketing Director Parmacotto. "Infine, una dimensione di sostenibilità che non può mancare, è quella riferita al contesto ambientale per cui il Gruppo sta mettendo a terra una road map molto importante di impegni seri e temporalizzati per arrivare entro il 2025 a una riduzione totale dall'impatto di emissioni dirette". 

"Il giovane consumatore oggi è attento per definizione", prosegue Gualerzi. "Riteniamo sempre più di maggiore importanza gli aspetti valoriali dietro l'azienda e dietro la marca. Possiamo riconoscere questo aspetto nel quotidiano e nel frattempo il profilo valoriale dell'azienda è cambiato in una direzione maggiormente etica e di grande attenzione al sociale. Abbiamo all'attivo tante iniziative di welfare aziendale dedicate ai nostri dipendenti e tutto ciò concorre a creare una reputation d'impresa che è sempre allineata a quella dei giovani oggi".

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