Pichetto Fratin boccia il tetto del gas: "Così non funziona, serve il bazooka"

Per il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica il governo si opporrà al ricorso del comune di Piombino sul rigasificatore

Economia

Pichetto Fratin: "Il prezzo al tetto del gas non funziona"

"Non funziona, è inapplicabile". Così il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin boccia la fascia indicata dalla commissione Ue per il price cap a amargine del forum di Coldiretti. "Se noi prendessimo questa proposta di regolamento e facessimo una simulazione con quanto avvenuto durante l'estate sarebbe inefficace. - ha spiegato - Io ho proposto di abbandonare un numero di tetto, determiniamo dei criteri di intervento unitario da parte dell'Unione europea per evitare le speculazioni. E quindi un bazooka per intervenire qualora ci fossero speculazioni, qualcuno che ne approfitta. Il tetto al prezzo del gas

In mattinata Pichetto Fratin, ai microfoni di Radio24, aveva usato toni meno accesi. La proposta dell'Italia all'Europa sul price cap al prezzo del gas è "un corridoio dinamico, che dovrebbe funzionare con una differenza rispetto ai prezzi medi di un certo periodo - che poi dobbiamo vedere se è la media dell'ultimo mese o il prezzo del gas naturale liquefatto, il parametro poi lo si sceglie - sull'oscillazione rispetto agli sbalzi. Non riusciamo a frenare il valore della quotazione internazionale, ma gli sbalzi e la speculazione possiamo frenarli".

Pichetto Fratin: "Ci opporremo al ricorso del comune di Piombino sul rigasificatore"

"Attendiamo la sentenza del Tar. Noi ci opporremo al ricorso del comune di Piombino e poi valutiamo" . E' quanto ha affermato il ministro dell'Ambiente a proposito di un eventuale accoglimento del Tar sul rigassificatore di Piombino. "Noi abbiamo bisogno di quei 4-5 miliardi di metri cubi che verrebbero da Piombino, pertanto la difficoltà rispetto al 2023, all'inverno prossimo, ci sarebbe tutta" ha concluso Pichetto.

"Far crescere alternative ai fossili"

Per raggiungere gli obiettivi di abbattimento delle emissioni dovremo "abbandonare il carbone, poi, negli anni il petrolio e per ultimo il gas che è il meno nocivo tra i fossili e nel contempo devono crescere le alternative" ha concluso Pichetto Fratin. Il ministro parla di "geotermico, fotovoltaico, eolico" e di "quel trattamento che ci fa raggiungere due obiettivi: trattare i nostri prodotti, anche di scarto, e creare energia; da qui il ragionamento sulle biomasse e su tutte le altre fonti che noi possiamo avere e che ci permettono di raggiungere l'obiettivo al 2050".

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