Risparmi fino a 3.500 euro all'anno: ecco i supermercati più convenienti

L'indagine di Altroconsumo svela quali sono le catene della gdo con i maggiori aumenti e dove fare la spesa per risparmiare a oltre 3mila euro all’anno

di Redazione Economia
Caro spesa e rincari
Economia

Caro prezzi, ecco dove risparmiare per fare la spesa

L’aumento dei prezzi è la costante dell’anno 2023 e non potrebbe essere altrimenti considerati il delicato contesto geopolitico, le ricadute degli eventi climatici estremi sul settore produttivo e, dal punto di vista strettamente finanziario, l’inflazione crescente.

Fare la spesa è un termometro di facile lettura dei rincari. Per questo motivo, ora più di prima, è fondamentale avere gli strumenti per intercettare le strategie più convenienti per comprare i beni alimentari, posto che tutte le catene della Gdo risultano – secondo i dati rilevati da un’indagine di Altroconsumo – aver innalzato i prezzi al dettaglio del 12,6% in media rispetto allo scorso anno. Nello specifico invece è stato rilevato come le tipologia degli ipermercati e dei supermercati siano in linea (rispettivamente dell’11 e 12%) mentre quella dei discount ha subito il maggior incremento, del 15% in media fino ad arrivare in alcuni casi al 18%.

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L’indagine ha considerato 1.200 i punti vendita, tra i quali sono segnalati anche i più competitivi tra super i iper nelle 67 città prese a campione e svela come risparmiare fino a 3.455 euro all’anno per famiglia.

Tra iper e super visitati, la catena che permette di risparmiare di più per la “Spesa mista” (con prodotti di ogni tipo: più economici, della marca del distributore e di marca) è anche quest’anno Famila Superstore, quanto ai discount, invece, In’s Mercato conquista la vetta, spodestando i vincitori dell’anno scorso Aldi ed Esselunga Superstore è in testa alla classifica della spesa con soli prodotti di marca, insieme a Famila Superstore (prima anche per questo carrello oltre che per la spesa mista).  L’insegna che si distacca molto (in negativo) è Carrefour Market.

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Secondo uno studio della società di analisi Circana, - aggiunge Altroconsumo - con l’aumentare dell’inflazione aumenta il successo dei discount, ma anche delle private label: si tratta dei prodotti con il marchio della catena, su cui iper e super puntano per contrastare l’avanzata dei discount. E i consumatori, a quanto pare, ne apprezzano i costi generalmente più contenuti. Per questi prodotti l’insegna più economica risulta Spazio Conad, ipermercato dell’omonima catena.

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Fare la spesa "di marca": classifiche per città e differenze Nord-Sud

Se invece si preferisce la spesa di marca in iper e super, attenzione a scegliere bene il punto vendita. Mediamente infatti, gli stessi prodotti, in negozi diversi della stessa città, si possono trovare in vendita anche al triplo del prezzo. Ci sono innegabili differenze tra Nord e Sud.

Per fare solo due esempi: a Cremona, nel super meno caro al momento delle rilevazioni, avremmo risparmiato il 25% rispetto al punto vendita più caro in città; a Caserta solo l’1%. D’altro canto al Sud, nella maggior parte delle città considerate, la spesa era più economica rispetto alla media nazionale.

Aumento beni alimentari, la classifica globale dei punti vendita

Quanto alla classifica globale di tutti gli iper e i super visitati nelle 67 città, nei primi 15 posti troviamo anche quest’anno solo punti vendita del Nord-Est. La Palma d’oro va all’Iper Rossetto di Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza (nel 2022 era Emisfero, sempre di Vicenza).

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