Superbonus, Giorgetti: "Abbiamo tolto la droga, finita la grande illusione"

Il ministro dell'Economia: "Per ora sono emersi 80 mld ma ce ne aspettiamo altri 30 e qualcuno ahimè dovrà pagarli. Il mercato ora apprezza"

Giancarlo Giorgetti
Economia

Superbonus, Giorgetti: "Basta droga, ora passiamo al metadone"

Continua a far discutere il caso Superbonus, la decisione del governo di bloccare la cessione dei crediti ha fatto emergere l'enorme criticità sul tema e le cifre sono davvero enormi. Ieri l'Istat ha addossato a deficit degli anni scorsi circa 80 miliardi di quelle spese fiscali, che però in tutto valevano 110 miliardi a fine 2022. Sembra dunque che trenta miliardi di quei costi non siano ancora emersi. Giancarlo Giorgetti - si legge sul Corriere della Sera - non ama parlare fuori dalle sedi istituzionali. Ma, quando lo fa, non si tira indietro: "Avevano creato un caos – dice il ministro dell’Economia –. I bonus edilizi avevano creato un effetto allucinogeno. È come quando uno dipende da una droga: ne chiederà sempre di più. Allora devi interromperla e semmai gli dai il metadone». Il ministro dell’Economia e delle Finanze parla, ovviamente, del decreto di due settimane fa che blocca la cedibilità dei crediti d’imposta da bonus-casa.

Giorgetti fa chiarezza: «Un’ottantina di miliardi riguardano il Superbonus e il bonus facciate al 90% - dice Giorgetti al Corriere -. Poi sì, c’è un’altra trentina di miliardi di crediti d’imposta da incentivi edilizi più tradizionali che non sono entrati nel deficit perché non cedibili. Ma entreranno, via via che i beneficiari pagheranno meno tasse». Inevitabile allora che dalle parole del ministro traspaia il dubbio che anche lo stock del debito pubblico a un certo punto subisca un impatto al rialzo. Il ministro dell’Economia non si sottrae: "Ahimè quei 110 miliardi di crediti qualcuno li dovrà pagare".

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