Sanzioni, dall'ideologo Dugin ai cantanti russi: s'allunga la black list Ue

L'Unione europea ha ampliato l'elenco delle persone ed entità sanzionate perché starebbero agevolando o promuovendo l'invasione russa dell'Ucraina

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Dall'ideologo Dugin ai due cantanti russi, ampliata la blacklist dell'Ue

S'allunga la lista dei “nemici dell'Occidente”: l'Ue ha aggiunto 30 nomi e 7 entità alla “lista nera” dei sanzionati. Il motivo? Queste persone starebbero agevolando o promuovendo l'invasione russa dell'Ucraina. Con  l'ottavo pacchetto di sanzioni alla Russia hanno fatto salire il totale dei sanzionati a 1.236 persone e 115 entità.

Per tutti scatterà il congelamento dei beni nell'Ue, mentre le persone fisiche saranno inoltre soggette a un divieto di viaggio che impedirà loro di entrare o transitare nei territori degli Stati membri.

I nomi più noti sono quelli del filosofo e ideologo Aleksander Dugin (padre di Darya Dugina, uccisa ad agosto in un attentato a Mosca) e dei cantanti Yulia Chicherina e Nikolay Rastorguev.

Mentre le posizioni imperialiste e guerrafondaie del filosofo sono ormai conosciute anche in Europa, l'attivismo filo-Cremlino dei due artisti e' familiare soprattutto al pubblico russo.

Chicherina è accusata di usare "la sua notevole importanza per minare o minacciare pubblicamente l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina", ad esempio "denigrando i simboli della statualità ucraina e mostrando pubblicamente il suo sostegno all'annessione russa".

Rastorguev "ha attivamente sostenuto la guerra di aggressione" attraverso "le sue esibizioni musicali e attività pubbliche" partecipando "alla manifestazione di propaganda a sostegno dell'annessione illegale della Crimea e della guerra contro l'Ucraina, avvenuta il 18 marzo 2022 allo stadio Luzhniki di Mosca". Inoltre, "si e' esibito per i soldati che combattevano nella guerra contro l'Ucraina e ha donato fondi al Donbas occupato dai russi", si legge ancora nelle motivazioni delle sanzioni.

Alcuni degli altri individui sanzionati oggi hanno avuto un ruolo "nell'organizzazione dei falsi referendum illegali tenuti in alcune parti delle regioni ucraine di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia e nella loro annessione illegale", ha annunciato il Consiglio Ue.

Altri "sono rappresentanti del settore della difesa, come il maggiore azionista del produttore di armi Jsc Kalashnikov Concern, Alan Lushnikov e gli ex e attuali vice ministri della Difesa della Federazione Russa".

Le ultime 7 entità sanzionate includono invece aziende del settore della difesa che forniscono armi o aerei da combattimento alle forze armate russe, la Commissione elettorale centrale della Federazione Russa, che e' responsabile dell'organizzazione di elezioni e referendum, e Jsc Goznak, una joint venture di proprieta' statale russa responsabile della produzione di articoli di sicurezza. 

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