Ucraina, la guerra avvicina il disastro ambientale

Russia responsabile dei danni ecologici prodotti dalla guerra

L'opinione di Ezio Pozzati
(foto Lapresse)
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Guerra Russia Ucraina, una questione ambientale

Siete mai stati in un poligono di tiro? Avete mai partecipato alle manovre militari? Anche se non avete potuto presenziare a questi eventi immaginate quanto cattivo odore rilasciano le polveri da sparo, le esplosioni mirate e non, i mezzi bellici che producono anche fumo e gas non nobili. Perché questa premessa? Per una sola parola ecologia (L’ecologia è una branca della biologia che analizza i rapporti tra gli esseri viventi e l’ambiente in cui vivono).

La motivazione? L’invasione della Russia in Ucraina ed il relativo inquinamento, acustico, ambientale e psicologico. Mi sarei aspettato di vedere manifestare tutti gli ecologisti (indipendentemente dalle sigle di appartenenza) ai quali pongo una domanda, perché non sono competente, ed è: quanto inquinamento ha prodotto fino ad ora questa guerra guerreggiata? E quanta ne produrrà ancora?

Molti Paesi hanno sottoscritto la COP21 di Parigi (la COP21 è una sigla che sta per Conference of the Parties, ossia la 21esima conferenza delle Nazioni Unite, che riunisce i Paesi del mondo con lo scopo di dibattere sui cambiamenti climatici in atto e trovare un accordo globale da raggiungere congiuntamente) e, per quanto mi consta, sul piano informale sono tutti d’accordo che l’utilizzo, così com’è, delle risorse del nostro pianeta non produrrà niente di buono e la Terra, prima o poi, si ritorcerà definitivamente contro l’uomo.

Con tutto il rispetto per le persone, a vario titolo, coinvolte in questo “insulso” conflitto mi piacerebbe veramente vedere gli ecologisti in Russia a manifestare; capaci tutti a farlo nei paesi democratici. Oltre a ciò, non essendo un avvocato suggerirei che è arrivato il momento di trascinare in tribunale la Russia per aver cagionato un danno ecologico immenso, con l’invasione di mezzi bellici, lancio di razzi, cannoneggiamenti su strutture civili e di produzione, nonché l’inquinamento acustico e tutto ciò che produce danno in un conflitto.

Se veramente gli ecologisti sono dalla parte della “madre terra”, allora mi aspetto agiscano a livello planetario nei confronti della Russia poiché sarebbe, forse, la prima volta che si agisce direttamente contro un Governo per i danni ecologici prodotti dalla guerra. Riusciranno gli ecologisti a portare una Nazione in tribunale e a farla condannare? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

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