I 5 libri da leggere ad ottobre tra castagne e vin brulé

Thriller, biografie, romanzi storici, tematiche femminili: ecco alcune letture che vi consigliamo per il mese di ottobre

di Chiara Giacobelli
Speciale libri di ottobre 2022
Libri & Editori

Ottobre è il mese ideale per regalarsi qualche pomeriggio in poltrona con una tazza di cioccolata calda e un buon libro, oppure una serata a base di castagne e vin brulè accompagnati da un ottimo romanzo.

Noi di Affaritaliani.it abbiamo sbirciato tra le recenti uscite editoriali e abbiamo scelto cinque titoli da consigliarvi per questo ottobre appena iniziato. Mettetevi comodi e buona lettura!

1)    Fairy Tale di Stephen King (Sperling & Kupfer)

Considerando anche il fatto che ottobre è il mese di Halloween, un thriller/horror di alta qualità non può di certo mancare in questa selezione piuttosto variegata. La scelta su quale titolo suggerire non è stata difficile, perché quando esce un nuovo romanzo del grande Stephen King, maestro incontrastato del genere e ormai vero e proprio mito per molte generazioni di lettori, è quasi doveroso parlarne. Ancor più in questo caso, trattandosi di un’opera molto diversa rispetto a tutte le altre finora da lui pubblicate.

Speciale libri di ottobre 2022 - "Fairy tale" di Stephen King (Sperling & Kupfer)

Fairy Tale è certamente un romanzo che poggia le fondamenta sulle più oscure paure dell’essere umano e gioca con l’introspezione a partire da personaggi inquietanti, ma stavolta l’autore sconfina nel fantasy raccontando una vera e propria favola, come ci suggerisce il titolo stesso, che la casa editrice Sperling & Kupfer ha deciso di lasciare nella versione originale in inglese. Protagonisti di questa grande avventura dalle tinte fosche sono un ragazzo e un vecchio: il primo si porta dietro il peso della morte precoce della madre e dell’alcolismo del padre, il secondo vive con un cane isolato dal resto del mondo. La sua dimora spettrale da film horror si chiama la Casa di Psycho, strizzando l’occhio all’opera di Robert Bloch del 1959, da cui è stato tratto l’omonimo film che tutti conosciamo.

Se la prima parte del romanzo resta nel campo già noto del thriller con alto tasso di adrenalina, tutto cambia quando – dopo la morte dell’anziano Howard – Charlie, il diciassettenne protagonista, si ritrova a scoprire un incredibile segreto: il misterioso capanno vicino alla casa in cui nessuno è mai entrato è in realtà la porta di accesso a una dimensione in cui il Bene e il Male si sfidano apertamente; un universo parallelo dove gli stessi Charlie e Howard finiranno per svolgere la propria parte, divenendo una sorta di eroi. Ecco allora che il classico horror si trasforma in qualcosa di diverso, contaminandosi di atmosfere fantasy e facendo sì che Fairy Tale sia un libro adatto non soltanto agli adulti, ma anche ai giovani lettori.

In questo ultimo lavoro in cui King osa su terreni per lui abbastanza inesplorati, i pilastri della letteratura a cui guarda sono Lovecraft, Poe e al contempo le fiabe dei Fratelli Grimm, con un pizzico di magia romantica tratta dalla migliore tradizione delle favole.

Lo consigliamo perché: Stephen King non delude mai le aspettative, che si tratti di un thriller, di un horror, di un romanzo psicologico o, come in questo caso, di un esperimento molto ben riuscito. Il perfetto libro da regalare ad Halloween.

2)    L’alchimista imperfetta di Naomi Miller (Piemme)

Se non avessimo letto nel risvolto di copertina che la storia raccontata in questo libro è ispirata a una donna realmente esistita, ovvero la nobile Mary Sidney Herbert, avremmo senza dubbio pensato di avere tra le mani un avventuroso romanzo storico completamente frutto di fantasia. La storia della Contessa di Pembroke, ambientata nell’Inghilterra del XVI secolo, è talmente affascinante e all’avanguardia per il suo tempo da risultare quasi inverosimile; eppure l’alchimista scienziata visse davvero, ebbe ottimi rapporti con la regina – qualcuno dice che fosse una sua stretta amica –, si rapportò con i massimi esponenti letterari e culturali dell’epoca e soprattutto seguì un percorso non soltanto insolito, ma anche pericoloso. Siamo infatti nel periodo della caccia alle streghe e chiunque si avventuri nel campo dell’alchimia o della medicina alternativa è consapevole di correre un rischio.

Speciale libri di ottobre 2022 - "L'alchimista imperfetta" di Naomi Miller (Piemme)

Lo può ben dire Rose, figlia di una donna accusata di stregoneria; la bambina vive un’infanzia infelice e spaventosa, almeno fino a quando non viene assunta come domestica in casa Pembroke e tutto per lei all’improvviso cambia. Non soltanto si sente finalmente protetta e smette di patire i morsi della fame, ma scopre anche un’inaspettata passione per la scienza, oltre ad affezionarsi molto a Mary, che presto inizia a vederla come la figlia mai arrivata.

L’alchimista imperfetta, scritto dalla studiosa di letteratura rinascimentale Naomi Miller e in Italia edito da Piemme, è un romanzo che intriga e si legge tutto d’un fiato, restando incollati alle pagine tra alambicchi, laboratori, pozioni, nel sempre fascinoso contesto dell’Inghilterra al tempo dei Tudor. Sebbene si tratti di un libro pensato per il pubblico odierno, in cui la fantasia si mescola alla realtà e il ritmo scorrevole lo rende di facile fruizione, la tradizione a cui la Miller si ispira è quella del romanticismo inglese, da Mary Shelley ad Emily Brontë, con un’attenzione particolare per William Shakespeare, che qui appare non soltanto come base letteraria da cui trarre spunti e idee, ma anche in quanto personaggio che interpreta sé stesso.

Scrive l’autrice a proposito della sua ardita eroina: “Mary Sidney Herbert, una delle prime autrici dell’Inghilterra rinascimentale a pubblicare con il proprio nome, riuscì a ricavarsi un posto in un mondo di uomini. Influente mecenate letteraria oltre che autrice, la Contessa di Pembroke è celebrata dagli storici per aver riunito un salotto letterario di scrittori all’avanguardia agli inizi dell’epoca moderna inglese, e si ritiene che il suo dramma pubblicato su Antonio e Cleopatra abbia influenzato Shakespeare”.  

Lo consigliamo perché: scrittrice, alchimista, scienziata, nobildonna, contessa e mecenate; la storia di questa donna ormai dimenticata è tanto interessante quanto degna di essere ricordata. La Miller la narra con il piglio accattivante della scrittrice contemporanea, facendone un personaggio a metà tra leggenda e verità capace di conquistare chiunque.

3)    Le lupe di Pompei di Elodie Harper (Fazi)

In questo romanzo di recente uscita per Fazi Editore ci sono molte tematiche importanti: la sorellanza tra donne in difficoltà e dunque il tema del femminismo, la disparità di genere, le differenze sociali, il concetto ambiguo di libertà. Tuttavia, ciò che lo rende più di ogni altro aspetto originale è la capacità di aver saputo raccontare in maniera verosimile e al contempo stimolante una realtà di cui fino ad oggi nessuno ha quasi mai parlato. Di romanzi storici se ne scrivono infatti moltissimi, ma è raro che vengano ambientati nell’antica Pompei, in parte perché non sono numerose le testimonianze che possediamo al riguardo, in parte anche a causa dell’eruzione che ha finito per offuscare tutto quanto ci fosse prima.

Speciale libri di ottobre 2022 - "Le lupe di Pompei" di Elodie Harper (Fazi)

Per tutti noi nell’immaginario comune Pompei coincide con un’area archeologica tra le più visitate al mondo e con una tragedia tra le maggiori della storia, i cui segni sono rimasti evidenti al punto tale da diventare un’attrazione turistica. Sono in pochi ad andare oltre e a chiedersi come apparisse questa società di cui sono rimaste scarse tracce, come vivessero i cittadini e che ruolo avessero le donne. L’esperimento di Elodie Harper, giornalista e scrittrice inglese, è allora estremamente audace e apprezzabile nel momento in cui tenta di riportare alla luce il passato e, facendolo, non si lascia tentare dall’istinto morale di raccontare una società perfettamente funzionante, allegra e gioiosa, vittima di un ingiusto massacro.

Chi sono quindi Le lupe di Pompei? I loro nomi di fantasia sono Amara, Didone, Vittoria, Berenice e Cressa, ma in realtà potrebbero essere qualunque prostituta e schiava nella Pompei antica. Non era, diciamolo chiaramente, una società modello in cui ognuno viveva felicemente al proprio posto; al contrario – come spesso è accaduto nelle civiltà lontane nei secoli – il mondo era suddiviso tra ricchi e poveri, tra liberi e schiavi, tra uomini e donne. Ovviamente il sesso femminile è sempre stato quello più debole, sfruttato, calpestato, sebbene ciò non sia abbastanza per spezzare la forza delle tenaci protagoniste di questo romanzo; forse nessuna da sola sarebbe stata in grado di sopravvivere o di migliorare la propria situazione, ma insieme costituiscono una famiglia e una risorsa, l’una preziosa per l’altra, pur nella straziante solitudine di una vita da prigioniere.

Romanzo storico originale e ben scritto, Le lupe di Pompei è anche un’opera femminista nel senso più moderno del termine, un ponte prezioso tra passato e presente. Ha scritto The Times a tal proposito: “Intenso, sapiente e deciso, questo libro è un trionfo”. Si tratta tuttavia del primo capitolo di una trilogia, perciò sappiate che il finale non sarà necessariamente un chiuso epilogo a lieto fine. È infatti solo l’inizio di una grande avventura ambientata nella leggendaria Pompei…

Lo consigliamo perché: fortemente apprezzato da pubblico e critica, è un lavoro vivace e appassionante, ricco di dettagli storici che finora nessuno aveva mai fatto emergere. L’abilità dell’autrice nell’intrecciare insieme temi ancora oggi molto attuali con la ricchezza del nostro passato lo rende un’opera senza tempo, destinata a non tramontare mai.

4)    La linea e l’ombra di Alfredo Accatino (Giunti)

Arte e storia nel nuovo romanzo di Alfredo Accatino, un personaggio poliedrico di cui probabilmente in molti avranno già sentito parlare. Noto creativo, autore di show e cerimonie tra i più importanti al mondo – ad esempio per le Olimpiadi e l’Expo – Accatino è anche un apprezzato sceneggiatore e autore con all’attivo numerose pubblicazioni di vario genere, spesso aventi come filo conduttore la passione per l’arte. Ed è proprio all’interno di questo ambito che si colloca La linea e l’ombra. Senza talento nel luogo simbolo del talento: il Bauhaus.

Speciale libri di ottobre 2022 - "La linea e l'ombra" di Alfredo Accatino (Giunti)

Partendo da un’idea originale, l’autore trasforma quello che sarebbe potuto essere uno sterile libro d’arte sul periodo del Bauhaus in un romanzo di formazione, ponendo al centro della scena la vita e la “carriera” di Erich Kroll, ragazzo problematico dal passato difficile che non brilla per talento. La sua mediocrità, che sarebbe passata inosservata in qualunque altro contesto, diventa una sorta di maledizione tra le sale dei Laboratori Bauhaus di Dessau, la scuola di design più celebre dell’epoca che apportò dei cambiamenti fondamentali alla concezione dell’arte. Così, la sua folle ascesa verso un successo sempre al di là della sua portata diventa un escamotage per raccontare un’epoca, un movimento artistico, opere, maestri, esposizioni.

Eccoci allora incontrare personaggi come Kandinskij, Klee, Schlemmer; prendere parte a lezioni e feste, vivendo appieno il clima di quegli anni dal punto di vista di uno studente, seppur non dotato; seguire le vicissitudini della scuola e quelle dei suoi iscritti, tra i quali emergeranno gli artisti della nuova generazione. Tuttavia, non c’è solo arte e formazione nel romanzo di Accatino, poiché un ruolo fondamentale è giocato dalla storia: ci troviamo infatti nella fase finale della Repubblica di Weimar, per arrivare poi – nell’epilogo – allo scoppio della guerra; anche il nazismo è presente nella cornice storica in cui si muovono i personaggi, influenzando inevitabilmente le loro scelte e le speranze per il futuro.

Un libro molto interessante e ben formulato, in cui la capacità di intrattenere il lettore si intreccia al desiderio di insegnare, divulgare, stimolare una maggiore conoscenza di determinati movimenti artistici – in questo caso il Bauhaus – e di tutto ciò che ha ruotato attorno ad essi. Particolare anche la prospettiva adottata grazie alla scelta del protagonista, che ci colloca direttamente al centro della scena, senza però mai porci dalla parte dei vincenti.

Lo consigliamo perché: recente uscita di Giunti, è il romanzo ideale per chi ama il mondo dell’arte e in particolare il Novecento europeo. Molto azzeccata la decisione di dare un taglio narrativo a un libro che in realtà contiene in nuce diverse lezioni accademiche, così da imparare divertendosi.

5)    I girasoli di Kiev di Erin Litteken (Piemme)

Come ben si potrà intuire dal titolo, I girasoli di Kiev è un romanzo estremamente attuale, che tenta di allacciare il passato al presente nel racconto di una vicenda non soltanto personale, ma anche sociale. Nel libro di Erin Litteken appena pubblicato in Italia da Piemme vi sono due tempi diversi: il primo è il presente, dove ci troviamo in Illinois e la protagonista è Cassie: sarà lei a voler scoprire a tutti i costi il doloroso passato della nonna Bobby, di cui l’anziana non parla mai. Il secondo è invece il 1934 e l’ambientazione è quella dell’Ucraina appena invasa dai sovietici di Stalin. In un battibaleno, la vita allegra di Alina si trasforma in perdita, distruzione, nostalgia e necessità di trovare una nuova strada…

Speciale libri di ottobre 2022 - "I girasoli di Kiev" di Erin Litteken (Piemme)

Leggere un romanzo del genere in questo periodo gioca forse a favore della storia raccontata, poiché ci porta a instaurare una naturale empatia con i protagonisti, associando ciò che ritroviamo nelle pagine a ciò che ogni giorno vediamo in televisione. In realtà, quello che più di ogni altra cosa dovrebbe farci riflettere, procedendo lungo la lettura de I girasoli di Kiev, è il ripetersi degli eventi: magari in forma diversa, in tempi e luoghi ormai cambiati, ma con elementi di base tristemente immutati. L’invasione, la coercizione, il massacro di un popolo che non è andato volutamente incontro al proprio destino, l’uso della violenza e della propaganda sono aspetti che troviamo negli anni Trenta del Novecento e poi di nuovo nel 2022, in una serie di cicli e ricicli della storia.

Oltre alle molte riflessioni sociologiche e storiche che questo romanzo – pur nella sua scrittura fresca e scorrevole – porta a fare, c’è la vita dei singoli che emerge in maniera prepotente dalle pagine ed è utile per permetterci di immedesimarci non soltanto nei profughi che in massa devono lasciare le proprie terre, ma anche nelle persone reali o immaginarie che siano, una ad una, con il peso di un passato che non scomparirà mai. Un altro grande tema de I girasoli di Kiev è infatti proprio il perpetuarsi della violenza anche quando quest’ultima è ormai cessata, eppure continua a vivere nell’intimità di chi l’ha subìta. Tutto ciò non basta, però, a eliminare completamente la speranza e a permettere nuovi inizi, nuove gioie, nuovi affetti.

Lo consigliamo perché: è un romanzo molto centrato nel periodo attuale, sebbene racconti un episodio della prima metà del Novecento. Capire, entrare nel profondo di alcuni fatti storici e assumere il punto di vista dei personaggi che lo hanno vissuto in prima persona può aiutarci ad essere più comprensivi, solidali, imparando dagli errori commessi in passato.

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