Oggi, Cairo investe e rinnova il giornale: ma con Verdelli perse 18 mila copie

L'editore, patron del gruppo Rcs MediaGroup, punta sul settimanale con diversi investimenti, ma nell'ultimo trimestre le copie non hanno brillato in edicola...

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Oggi, Cairo investe sul settimanale: ma l'effetto Verdelli non fa brillare le vendite...anzi

Urbano Cairo rilancia Oggi con importanti investimenti. Nuova carta, una robusta campagna pubblicitaria in tv con uno spot che ha per testimonial Renzo Arbore, Francesca Neri, Chiara Francini, Giorgio Pasotti, e per i primi due numeri cut price a prezzo dimezzato, 1 euro, e tiratura di 350mila copie. “Lo considero come il lancio di un nuovo prodotto”, ha dichiarato soddisfatto Cairo.

 

Lo spot del "nuovo" Oggi!

Carlo Verdelli, nuovo direttore che dal primo febbraio ha sostituito Umberto Brindani, ha dato una bella ripulita alla grafica, alle firme di richiamo presenti dal suo primo numero (Liliana Segre, Fabio Fazio, Ferruccio de Bortoli). Ma quel che più gli preme è ricordare il percorso che “in controtendenza virtuosa” rispetto all’andamento generale dell’editoria sta facendo un settimanale familiare con 83 anni di vita alle spalle.

“C’è un editore che sta investendo su un giornale e sulla sua qualità nel momento in cui il clima generale è l’opposto”, dice. “Non esiste guadagno se prima non c’è rischio e se la scommessa avrà successo sarà un bel segno per tutta l’editoria”.

Lavoro in cantiere

In questi primi quattro mesi alla guida del settimanale, Verdelli ha sperimentato contando sulla solidità del brand all’interno della cornice del “buon giornalismo poplare di qualità”. Le copertine con protagonisti molto diversi tra loro sono servite anche per tastare il terreno tra le diverse fasce di lettori.

Oggi”, per ora, ha perso in edicola una media dell’11%: “In un mercato dei familiari che perde il 13% e comunque pensavo andasse peggio”, ammette Verdelli. “È normale che ci sia una flessione di fronte al cambiamento. A qualche lettore non piace, ad altri sì e una valutazione sulla diffusione si potrà fare dopo la campagna promozionale che farà conoscere “Oggi” anche a un pubblico nuovo”.

Le linee guida, che Verdelli rivendica in continuità con la tradizione di “Oggi”, sono decise: “È un giornale di storie della vita, leggibile e aperto a tutti e con un linguaggio comprensibile per tutti. Si occupa di intrattenimento, attualità, politica, costume come ha sempre fatto, ma con contenuti più adeguati ai tempi che viviamo e senza escludere alcun argomento”.

Sito web rinnovato, Oggi.it ha un altro volto

Ma non solo la carta. Rinnovato è anche il sito “Oggi.it”, ora con una grafica più ordinata per contenuti che già nelle ultime settimane erano stati rinnovati. “Abbiamo lavorato per sottrazione selezionando i contenuti in modo da proseguire quotidianamente il dialogo con i lettori”, spiega Marco Pratellesi, il vice direttore che si occupa del digitale, sottolineando come il tempo di permanenza degli utenti sul sito stia sensibilmente aumentando e siano cresciute le visite: +11% a marzo rispetto a febbraio e +17% nel primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (fonte Audiweb).

E sulla pubblicità?

“Anche la struttura pubblicitaria ha lavorato su ‘Oggi’ come se si trattasse di un nuovo giornale. Per noi è una grande opportunità, abbiamo scelto di rinunciare a clienti che non ritenevamo più adatti per cercarne di nuovi in settori come la moda, la cultura, le istituzioni, la finanza, il turismo”, spiega Uberto Fornara, amministratore delegato di CairoRcs Media. Il turn over è stato significativo: 227 nuovi clienti, con una crescita del fatturato negli ultimi quattro mesi del 35%, di cui 31% sul settimanale e 60% sul digitale”.

Per ora, certo, i risultati non sono dei più rosei. Dall’arrivo del nuovo direttore, infatti, come riporta un tweet del giornalista specializzato in media Claudio Plazzotta, all’arrivo di Verdelli il settimanale ha registrato a febbraio 156 mila copie, a marzo 143 mila e, infine, ad aprile (con i nuovi dati Ads usciti oggi, giovedì 9 giugno) 138mila. Insomma, nei primi tre mesi di direzione, il giornale ha perso ben 18 mila copie.

 

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