Rai, tegola per Maggioni: il vicedirettore da reintegrare e l'effetto a catena

Per il giudice, i dirigenti a fine mandato fiduciario non possono essere "fantasmi nel limbo". Ora potrebbero scatenarsi le vertenze al Tg1

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Rai, Maggioni nei guai per i vicedirettori "scartati". La sentenza

Nuovi guai per la direttrice del Tg1 Monica Maggioni, una sentenza del Giudice del lavoro di Roma, rischia di creare un vero e proprio effetto a catena nella stanza dei bottoni di viale Mazzini. Il giudice - si legge su La Verità - ha accolto il ricorso di un vicedirettore a fine mandato fiduciario, la sentenza emessa ha stabilito che i dirigenti "scartati" non possono essere parcheggiati in attesa di un destino, come fantasmi nel limbo, ma dovranno essere presto reintegrati con "mansioni da caporedattori o con mansioni a essi equivalenti tramite la redazione di tre proposte concrete e delineate nei contenuti, all'altezza della professionalità degli stessi". La decisione del tribunale rappresenta una sorta di "sentenza Bosman", applicata all'azienda di Stato.

Il caso specifico - prosegue La Verità - riguarda il ricorso di Filippo Gaudenzi, vicedirettore di lungo corso, punto di riferimento per anni della redazione del Tg1, messo da parte dalla direttrice Maggioni poco dopo il suo arrivo. Fu uno dei primi terremoti della sua gestione, che avrebbe toccato anche Francesco Giorgino, Laura Chimenti, Maria Luisa Busi ed Emma D'Aquino con differenti destini. La sentenza è considerata rivoluzionaria perché apre la porta ad analoghi ricorsi per situazioni molto simili. Ora ai piani alti dovranno correre ai ripari per redigere un protocollo d'ingaggio utile ai direttori determinati a "spazzare via" il vecchio per far posto al nuovo e più fidato dirigente.

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