"Berlusconi non vuole la figlia Marina in politica. FI e FdI, destino comune"

Berlusconi malato, Rotondi: "Siamo preoccupati, naturalmente, ma fiduciosi"

Di Alberto Maggi
Politica

Intervista a Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione Democrazia Cristiana, di cui è presidente d’onore Silvio Berlusconi

E' preoccupato per le condizioni di salute di Silvio Berlusconi?
"Chi mi conosce sa cosa rappresenta Silvio Berlusconi per me e la mia famiglia: è il nostro testimone di nozze, ha visto nascere e crescere le mie figlie. Siamo preoccupati, naturalmente, ma fiduciosi".

Pensa che Berlusconi tornerà presto alla politica attiva?
"Tornerà? Mi risulta che stamane ha già fatto qualche telefonata".

Dopo Berlusconi, che resta il leader indiscusso, chi prende le decisioni in Forza Italia? Antonio Tajani?
"Non sono mai stato iscritto a Forza Italia, sempre e solo alleato (quello preferito da Silvio, però). Le decisioni le ha sempre prese solo lui e così sarà ancora a lungo".

Pensa che la figlia Marina Berlusconi possa o debba entrare in politica?
"Sono scelte personali, la sola cosa che so con certezza è che il Presidente si è sempre opposto a un impegno dei figli. Li ama troppo per augurargli di pagare il prezzo che é toccato a lui, e che è la prova della sua buona fede nella passione civile".

Con i recenti cambiamenti interni, Forza Italia è più vicina a Fratelli d'Italia che alla Lega?
"In trent'anni il mio solo dissenso con Silvio è sulla valutazione di ‘Fratelli d’Italia’ : per me è la prosecuzione del Pdl, e prima o poi Forza Italia, come abbiamo già fatto noi democristiani, stabilirà un percorso comune".

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