Maternità e utero in affitto, Boldrini da che parte sta? Le contraddizioni

Boldrini alla manifestazione progressista: "La maternità surrogata è un tema complesso, bisogna parlarne senza pregiudizi"

Di Giuseppe Vatinno
Laura Boldrini
Politica

Boldrini dice e non dice: la pasionaria rossa sta con le femministe o con i trans? Il commento 

Il tema della trascrizione dei figli di famiglie arcobaleno si tira dietro per logica consequenzialità il tema scottante del cosiddetto utero in affitto che o più liricamente “maternità surrogata” che in Italia è vietata ma all’estero ci sono alcuni Paesi dove è permessa. La vicenda ricorda quella già vissuta dell’aborto: in Italia era vietato ma all’Estero i più abbienti vi si recavano. Così è ora per l’utero: coma al solito i ricchi arcobalenati ne usufruiscono e quelli poveri no. Patetici poi i tentativi della sinistra LGBT di sconnettere i due temi, come se i figli non uscissero da una donna ma si trovassero sotto i cavoli, nell’area frizzante della mattina.

Ma questo porta a insospettati contrasti e a vere e proprie guerre di religione dentro l’ideologia Woke, che sta infestando l’Occidente. Ad esempio, è da tempo che le femministe più accorte hanno drizzato le orecchie, e non si fanno più intortare dai vari Zan e similari. Molte battaglie LGBT sono contro le donne perché ne ledono i diritti conquistati in anni e anni di dure battaglia.

Ad esempio già nello sport le atlete trans distruggono le vere femmine avendo in media una struttura muscolare molto più potente. E se passasse l’”ideologia Zan” un maschio scaltro si ficcherebbe nei posti auto “rosa” riservati alle femmine dicendo: “oggi sono donna”. Oppure potrebbe accedere ai molti benefici pensionistici di “opzione donna”.

Insomma il fronte delle rivendicazioni sessuali non è affatto compatto come si credeva, anzi i nemici più grossi gli LBGT non li hanno tanto nella cultura che chiamano con disprezzo patriarcale di destra, ma sono invece nella stessa area progressista di sinistra. Le due minoranze cominciano a capirlo e a darsele di santa ragione mentre finalmente gli eterosessuali che-non dimentichiamolo- sono la grande maggioranza silenziosa, si gustano la scena adeguatamente popcornati.

La Boldrini certe cose l’ha capite bene, come non deve essergli molto simpatico Vladimiro Guadagno, in arte Luxuria, che gli sta fregando da tempo la ribalta mediatica insieme a Elly Schlein. E così all’indomani della manifestazione arcobaleno milanese ha esternato: "La maternità surrogata è un tema complesso, bisogna parlarne senza pregiudizi. In Italia è vietata dalla legge 40, quindi come fa la destra contro il certificato di filiazione Ue è pretestuoso. Ogni bambino e ogni bambina, comunque siano stati concepiti, hanno diritto a essere tutelati. E sul riconoscimento per legge dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali daremo battaglia in parlamento e nelle piazze".

In realtà, come al solito, il pensiero della Boldrini è ambiguo per definizione e non spiega quel “parlarne senza pregiudizi” che vuol dire qualsiasi cosa. Dice e non dice, a volte fa intendere una cosa ed invece poi si scopre che è l’esatto contrario. Magari non è confusione, ma solo scaltrezza per poi non legarsi le mani per il futuro. Le associazioni femministe comunque sono da sempre contro questa pratica che mercifica il corpo della donna. Forse la Boldrini vorrebbe invece renderlo legale quando alla donna gli conviene “prestarlo” con grande tripudio degli LBGT? Oppure il contrario? Insomma la pasionaria rossa sta con le femministe o con i trans? Ah saperlo.

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