"Dopo le Europee spariglio". Renzi conferenziere e Calenda col cerino in mano

Mentre il leader di Azione lavora al partito unico, l'ex premier fa lo speaker per sauditi e americani e rimanda le strategie politiche

Matteo Renzi
Politica

Renzi e Calenda e quella difficile convivenza da "Casa Vianello" 

Matteo Renzi ha cambiato strategia politica, lui sempre impegnato in prima persona a dettare la linea per il suo partito, adesso ha scelto di mettersi in seconda fila e lasciare a Carlo Calenda il ruolo di front runner. Ma mentre il leader di Azione - si legge su Repubblica - lavora al partito unico, l'ex premier fa lo speaker per sauditi e americani e scommette sugli spazi che si apriranno con Schlein o Meloni e intanto rimanda le decisioni importanti di continuo: "Dopo le Europee spariglio". La strategia di Renzi è chiara, basta talk, non ci sono grandi cose da dire al momento, l'ordine impartito allo staff è di declinare tutti gli inviti. Bisogna aspettare che la luna di miele passi, è la sua tes: quella di Giorgia Meloni con il Paese, ma pure quella di Elly Schlein con il popolo di centrosinistra.

Renzi prepara così il suo ritorno in vista delle Europee, pronto - prosegue Repubblica - a (ri)discendere in campo quando il sistema franerà, appunto dopo le prossime elezioni, questa è la sua scommessa. Calenda dà i tempi, deciso a dettare la linea e ad accelerare la fusione tra Azione e Italia Viva, invece Renzi frena, continua la sua battaglia sulla giustizia. Il risultato è una convivenza da Casa Vianello: "Io e Matteo non siamo amici - ha detto di recente Calenda - facciamo un percorso politico perché condividiamo alcune cose. Ma in politica non esistono amici". Asprezze e divergenze che però non sembrano turbare Renzi. Anzi. A fine mese volerà a Miami per fare da speaker a una convention del Future Investment Institute di Riad. Nel 2024 tutto può succedere, va ripetendo il senatore che non esclude nulla, da un'intesa con Schlein ad un Meloni bis con dentro lui e i riformisti.

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