Il renziano Carbone che decide il capo dei pm che indagano su Renzi. Il caso

Come membro laico del plenum del Csm contribuirà a scegliere il magistrato che dovrà occuparsi del caso Open

Politica

Csm, il giudice per il processo Open scelto da un uomo vicino a Renzi

Ernesto Carbone avrà un ruolo importante e destinato a far discutere. Sarà lui, in quanto membro laico del Csm, a scegliere con gli altri colleghi del plenum il capo dei pm della Procura di Firenze a cui affidare il caso Open, vale a dire il procedimento per presunto finanziamento illecito che vede come indagato l'ex premier Matteo Renzi. Ma a compiere questa scelta - si legge sul Fatto Quotidiano - sarà un renziano. L’ex deputato, infatti, era stato eletto nel 2013 con il Pd, ricandidato nel 2018 e non rieletto, poi membro della direzione nazionale di Italia Viva, a gennaio è stato nominato membro laico del Consiglio superiore della magistratura. Aveva tutti i titoli, come da verifica dell’apposita commissione del Csm, in quanto avvocato esercente la professione da più di 15 anni. Al momento della nomina risultava iscritto all’albo ordinario dell’Ordine di Paola e con studio a Bonifati dal 2002. In questo paesino in provincia di Cosenza di 2.800 abitanti avrebbe avuto per più di 20 anni il suo studio.

Al cronista del Fatto, però, nessuno a Bonifati ha saputo indicare lo studio dell’avvocato Carbone. La nomina arriverà in plenum davanti al vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, che difendeva il coimputato di Renzi, Alberto Bianchi, ex presidente di Open, ma prima se ne occuperà la commissione di Carbone che pur non essendo mai stato indagato, è citato molte volte nelle carte dell’inchiesta Open. Come scrive la Finanza, Carbone dalla fine del 2012 all’ottobre 2013 era membro del consiglio direttivo della Fondazione Big Bang, che raccoglieva i fondi per l’attività politica di Renzi e che poi lascerà il posto a Open. Carbone è citato poi negli atti come contributore. Il caso fa discutere.

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