Bergoglio-Meloni, che feeling. Il dietro le quinte dell'incontro

L’abilità tattica di Papa Francesco

Di Giuseppe Vatinno
Papa Francesco e Giorgia Meloni
Politica

Meloni in Vaticano

Giorgia Meloni si è recata oggi puntualmente alle 10 presso il Palazzo Apostolico in Vaticano per un incontro insieme alla sua famiglia con Papa Francesco. Ad attenderla il reggente della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza. Si tratta di una udienza privata e quello che si diranno resterà probabilmente confinato.

Papa Francesco aveva avuto modo di salutarla, insieme al presidente Mattarella, già per la cerimonia di Benedetto XVI e poi aveva rivolto un augurio “al nuovo governo” anche per il nuovo anno durante l’Angelus. Insomma, sembra proprio che ci sia una ottima intesa tra il Papa e la Meloni e questo porta ad alcune necessarie considerazioni.

La prima è che l’incontro di oggi, pur se in forma privata, si inserisce in un discorso strutturato più ampio che ha già avuto dei prodromi a cominciare addirittura da prima delle ultime politiche. Infatti, poco dopo le elezioni di settembre scorso, Bergoglio aprì, stranamente dal suo punto di vista, ad un maggiore coinvolgimento della UE sulla gestione dei migranti. Papa Francesco fece delle dichiarazioni puntuali sull’argomento che meravigliarono non poco i suoi tradizionali fan di sinistra.

Bergoglio tuttavia è un gesuita argentino, quindi di formazione “peronista”, e come tale la sua linea diciamo così “politica” è abbastanza oscillante tra destra e sinistra. Ma il fatto fu che il Papa, in un certo senso, fece un clamoroso endorsement, una apertura, al nuovo governo. C’è anche da dire che Giorgia Meloni è una fervente cattolica come lo sono molti esponenti del centro – destra. La corrispondenza, come dicevamo è poi continuata.

Ma l’incontro di oggi non può prescindere da un altro avvenimento che nel frattempo è accaduto e cioè la scomparsa di Papa Ratzinger, il “papa conservatore”. A pochi giorni dalla sua scomparsa Papa Francesco incontra Giorgia Meloni in un momento in cui la barca di Pietro è sollecitata da formidabili venti di tempesta ispirati, tra l’altro, proprio dai conservatori ed in ispecie da padre Georg, il segretario particolare di Benedetto XVI che è stato ricevuto ieri.

Nell’incontro di lunedì, il primo che ha voluto fare il Papa, si è parlato del destino dell’alto prelato tedesco. Da registrare che dopo, padre Georg si è dichiarato dispiaciuto per le interpretazioni delle anticipazioni del suo nuovo libro. Insomma Bergoglio sta dandosi molto da fare in questi tempi così difficili e in questa fase deve tacitare i conservatori che vedono in lui un pericoloso progressista (anche se non è vero) che sta portando alla rovina la Chiesa cattolica con una visione troppo aperta alle suggestioni del Concilio Vaticano II.

Abbiamo assistito solo due giorni fa alla riorganizzazione improvvisa della Diocesi di Roma con il cardinal vicario messo esplicitamente sotto tutela. Abbiamo anche parlato dell’iperattivismo di monsignor Paglia e di Sant’Egidio particolarmente impegnati in questi giorni a difendere Bergoglio dagli attacchi dei conservatori.

Dunque l’incontro di oggi può essere visto come una manovra tattica di Papa Francesco per pararsi sul fronte conservatore instaurando e consolidando un buon rapporto con il governo di centro – destra. La mossa –come detto- ha ovviamente sorpreso e gettato nello sconforto una sinistra che appunto non ha capito l’abilità tattica di Bergoglio.

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