Migranti, intesa Italia-Germania. Blitz a Caltanissetta: scafisti arrestati

Colloquio tra Viminale e ministro tedesco: “Convergenza per iniziative comuni". Convocato il prossimo Consiglio Affari Interni

Piantedosi e Faeser
Politica

Migranti, Piantedosi al G7 dei ministri dell'Interno: "L’Italia non procederà da sola"

Nell'ambito del G7 dei ministri dell'Interno, in corso in Germania, il ministro italiano Matteo Piantedosi ha avuto un incontro con la sua omologa tedesca Nancy Faeser; un colloquio fra partner nel quale l'Italia ha confermato di volersi attenere alle regole Ue, senza procedere da sola, sui migranti, e la Germania ha ribadito ancora una volta di voler tener fede al meccanismo di solidarietà.

Entrambi i ministri hanno poi sottolineato che i rimpatri devono essere più efficienti, oltre che una più stretta cooperazione con i Paesi africani: "Piena convergenza per iniziative comuni al fine di governare i flussi migratori" si legge in un tweet del Viminale. Nel frattempo l'operazione “Mare aperto” della polizia di Caltanissetta ha portato alla disposizione del carcere per 12 persone e degli arresti domiciliari per altre sei. Gli organizzatori, intercettati, dicevano che in caso di problemi alle imbarcazioni gli scafisti avrebbero potuto "sbarazzarsi dei migranti in alto mare". 

Migranti, convergenza tra Italia e Germania al G7. Previsti "tempi rapidi per un piano europeo"

Il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, nel frattempo, ha spiegato che “il piano d'azione sui migranti sarà proposto in tempo utile per il prossimo Consiglio Affari Interni”, previsto per l'8 dicembre. La presidenza ceca dell'Unione europea ha però nel frattempo convocato un Consiglio straordinario Affari interni il 25 novembre, durante il quale i ministri affronteranno proprio la situazione attuale in tutte le rotte migratorie.

Migranti: blitz Caltanissetta, gip: "Scafisti anche da Francia, organizzazione imprenditoriale"

Contatti con gruppi attivi in varie parti Sicilia ma anche in Paesi Ue e dell'Africa'Un'associazione "estremamente ampia e strutturata" che svolgeva "in maniera imprenditoriale" la propria attività e che poteva vantare "plurimi contatti" con gruppi analoghi attivi "non solo in varie parti della Sicilia, ma anche in altri Paesi dell'Europa (non si dimentichino i ripetuti arrivi di scafisti dalla Francia) e dell'Africa".

A scriverlo è il gip di Caltanissetta, David Salvucci, nell'ordinanza con cui ha disposto 18 misure cautelari (12 in carcere e 6 ai domiciliari) a carico di altrettanti indagati accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini della Polizia di Stato di Caltanissetta hanno permesso di far luce su un traffico di migranti lungo l'asse Tunisia-Sicilia. Le imbarcazioni degli scafisti sarebbero partite dal porto di Gela o dalle coste dell’agrigentino per raggiungere la Tunisia e far immediato rientro con il 'carico' di migranti. Un giro d'affari che per l'organizzazione poteva arriva anche a 70mila euro per ogni viaggio.

Ai gruppi criminali stranieri l'associazione di carattere trasnazionale si appoggiava in caso di necessità di "soggetti da adibire allo svolgimento di specifiche mansioni (gli scafisti appunto) o di beni materiali necessari all'organizzazione dei viaggi e temporaneamente indisponibili al proprio interno". "Il costante collegamento con sodalizi gemelli disposti a sopperire alle temporanee difficoltà e mancanze dell'associazione per cui si procede - si legge nell'ordinanza - da sì che la sopravvivenza di quest'ultima non sia, in effetti, mai legata alla sorte dei singoli sodali, neppure quando questi si trovino in posizione apicale, poiché, con appoggi esterni, l'attività delittuosa può comunque essere fattivamente proseguita".

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