Soumahoro: "Sapevo tutto dei problemi finanziari. E' stata una mia leggerezza"

Il deputato di Si si è autosospeso: "Sarei dovuto intervenire per la grave situazione nei centri d'accoglienza gestiti da mia suocera e mia moglie"

Politica

Soumahoro: "La casa da 450mila €? Pagata coi proventi del mio libro"

Aboubakar Soumahoro ha scelto il programma di La7 "Piazza pulita" per raccontare la sua verità dopo l'autosospensione dal gruppo di Sinistra Italiana e Verdi in parlamento. Il neo deputato ha ammesso le sue colpe. "Sono qui perché credo fermamente nei valori dell’integrità e della dignità umana e per il rispetto della storia che mi porta qui, che è la storia di migliaia di persone. Sono pronto alla trasparenza e dirò tutta la verità, risponderò punto per punto". La vicenda che ha travolto Soumahoro è legata alle cooperative di braccianti gestite dalla sua famiglia. Lui non è indagato, ma lo è sua suocera Marie Thérèse Mukamitsindo. L’accusa: malversazione.

"Rispetto a certe situazioni - spiega Soumahoro - non ci sono legami familiari. Sono venuto a sapere che ci sono degli stipendi non pagati e la risposta che ho ricevuto è che c’erano ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione. Ho commesso una leggerezza: avrei dovuto fare meno viaggi e stare accanto ai lavoratori. Avrei dovuto improvvisare visite per verificare. Bene hanno fatto i lavoratori a rivendicare il loro diritto. Non sapevo della situazione nella coop di mia suocera, io ho sempre vissuto a Roma con la mia compagna e il centro era a Latina". Sulla casa da 450mila € acquistata: "Pagata con i proventi della vendita del mio libro e con i soldi di mia moglie, adesso è disoccupata ma prima lavorava".

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