Ue, von der Leyen vede Meloni a Roma. Negoziato sul Pnrr e stretta sulle Ong

La presidente dell'Unione europea in visita a Palazzo Chigi. Si parlerà anche di misure di protezione dal Covid per gli arrivi dalla Cina in Europa

Politica

Ue, l'incontro von der Leyen-Meloni: l'Italia vuole rinegoziare il Pnrr

Giornata cruciale per il futuro dell'Italia. Oggi a Palazzo Chigi la presidente dell'Ue Ursula von der Leyen sarà in visita dalla premier Giorgia Meloni. Si discuterà di migranti in vista del prossimo Consiglio europeo del 9 febbraio, dove il dossier è all’ordine del giorno per l’insistenza di Roma, ma il confronto - si legge sul Corriere della Sera - verterà anche su altri temi. A cominciare dall’urgenza di un’agenda economica dell’Unione Europea, di sostegno alle imprese dei 27 Stati membri, in risposta alla recente legislazione americana di mega incentivi alle aziende a stelle e strisce. Il vertice, sarà incentrato anche sul decreto legge varato dall’Italia per regolare l’attività delle Ong. L’Italia ritiene sia un modello che dovrebbe far parte del Piano d’azione europeo su cui sta lavorando la Commissione europea, comunque che occorra che passi il principio che le Ong debbano sottostare alle leggi nazionali, rispettando disposizioni e normative delle autorità del Paese a cui chiedono un porto di approdo, senza appellarsi a interpretazioni diverse basate sui trattati internazionali.

Al centro del colloquio - prosegue il Corriere - ci sarà certamente anche il Pnrr, sul quale sono ormai in fase avanzata negoziati con i quali Roma tende a rimodulare, sul versante finanziario e dei contenuti, parte del Piano. Un negoziato che include anche la rimodulazione e la destinazione diversa dei Fondi di coesione passati e futuri e che potrebbe portare al nostro Paese risorse aggiuntive, per mettere a terra il Piano, ben oltre i 10 miliardi di euro. Sull’immigrazione le posizioni della Ue sono note: serve una risposta strutturale che è contenuta nel nuovo Patto per la migrazione e l’asilo presentato due anni fa. Dopo una fase di stallo dei negoziati, gli Stati Ue hanno ripreso a fare piccoli passi avanti. L’obiettivo di Bruxelles è arrivare a un accordo in cui solidarietà e responsabilità trovino il giusto equilibrio entro la fine di questa legislatura nel 2024. L’Italia spinge per progressi più rapidi. Si parlerà anche di misure di protezione dal Covid per gli arrivi dalla Cina in Europa.

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