Regionali Lazio, Zingaretti e D'Amato non si parlano più: é gelo elettorale

Zingaretti brucia D'Amato davanti ai bambini del San Raffaele. Poi sale in macchina e se ne va prima dell'arrivo dell'assessore

Roma

C'eravamo tanti amati per tutto il tempo dell'emergenza Covid, ora tra il presidente uscente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il suo alter ego sanitario, l'assessore Alessio D'Amato è sceso il grande gelo. Se possibile si evitano.

E' accaduto in quello che sarebbe dovuto essere un giorno lieto per la sanità. Al San Raffaele di Roma, si presentava un progetto futuristico, l'esoscheletro per la riabilitazione motoria dei bambini e come in ogni occasione la liturgia politica prevedeva il taglio del nastro, una vecchia abitudine alla quale la politica non ha mai voluto rinunciare.

Zingaretti e il codazzo arrivano per primi

Primo ad arrivare in pompa magna e con il consueto codazzo è stato Zingaretti che, uscendo ha chiesto ai giornalisti se D'Amato fosse arrivato. Alla risposta che l’assessore stava arrivando, Zingaretti ha salutato e ha chiuso lo sportello dell'auto andando via dall’ospedale.

In disaccordo sulla candidatura ora si evitano

Tra le ipotesi del mancato incontro, quella più attendibile è figlia delle tensioni nel centro-sinistra, che sta decidendo chi dovrà candidarsi alla guida del Lazio nel 2023, avranno suggerito di rimandare l’incontro pubblico.Che tra i due non corra più buon sangue, è materia nota. Zingaretti preme per una replica dell'alleanza con il Movimento, mentre D'Amato da tempo in campagna elettorale punta a coagulare le forse di sinistra intorno alla sua candidatura. La battaglia tra i 2 entra nel vivo.

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