Si adoperano, come tutti, per fare profitto. Sono le leggi della nostra attuale jungla: conta anzitutto generare ricchezza, fare fatturato, avere bilanci in cui i ricavi siano maggiori dei costi sostenuti. Solo che gli ultimi anni stanno cambiando, e di molto, le prospettive di tanti che hanno deciso di fare impresa

Sarà che il Covid e quel senso di soffocamento che le televisioni così bene descrivevano quando raccontavano i sintomi della malattia, hanno pervaso l'anima di tutti, spogliandoci delle nostre precarie certezze. 

Sarà che la paura dell'untore, l'angoscia di essere colpiti dal virus ha innescato l'ansia di morte; vuoi che il continuo frastuono delle ambulanze che passavano, mentre eravamo chiusi in casa, ha creato un senso di psicosi. 

Il fatto è che l'esigenza di accumulare, di dover a tutti i costi spendere, l'idea che solo il consumo definisca il profilo di un uomo si è progressivamente discostato dalle nostre consuetudini. Definendo un rinnovato bisogno. Quello di percepire l'altro, il vicino, la prossimità, come una necessità umana imprescindibile. 

Questa condizione ha cambiato i parametri della nostra vita. "Andrà tutto bene" ha preso il posto del "prima vengo io". "Torneremo presto" ha sostituito il "me ne vado" di quanti hanno sempre preferito il frastuono del narcisismo da selfie, alla fatica di una coscienza costruita dopo un lungo pellegrinare. 

È stato così che Nello Acampora, Massimo De Donno e Antonella Ferro si sono incontrati. E come ogni incontro d'anima è nato - d'istinto - l'esigenza di affermare che l'uomo non se ne andrà nel silenzio della notte, per la sua volontà di prevaricare. Generando conflitti, guerre, miseria, povertà: ma che esiste un'idea di uomo diversa. 

Rise against Hunger è un'organizzazione internazionale no - profit, impegnata nella lotta  contro la fame nel mondo, attraverso la distribuzione di cibo ed altri aiuti umanitari in favore delle popolazioni in grave stato di emergenza, mobilitando le risorse necessarie per porre fine alla fame entro il 2030. 

Nello Acampora, è Ad di Hi performance  specializzata nell'organizzazione di corsi in Italia all'estero e propone progetti di formazione aziendale in base alle specifiche esigenze di ogni impresa

Genio in 21 Giorni di Massimo De Donno offre un servizio speciale: portare la scuola nel mondo contemporaneo, superando l'idea dello studio come "sottolinea e ripeti", attraverso l'uso di processi d'apprendimento innovativi che rendano più efficienti gli studenti ma soprattutto che consenta loro di innamorarsi dello studio quale leva per la loro libertà intellettuale e per la loro gioia. 

Sabato scorso, 23 settembre, presso l'albergo Marriott di Roma grazie alla collaborazione di queste tre realtà, quattro considerando la disponibilità della proprietaria del Marriott, Antonella Ferro, che ha offerto gratuitamente le sale per consentire l'inscatolamento sei pasti, è stato possibile raccogliere  50.500 pasti da inviare in Zimbabwe al fine di contrastare la povertà e a favore di programmi di alfabetizzazione per le scuole locali. Ad oggi, quest'attività nata nel 2015, ha permesso di raccogliere  oltre 17.500.000 di pasti.

Alla raccolta hanno partecipato decine di ragazzi di entrambe le aziende.

Massimo De Donno, Ad di 'Genio in 21 giorni'  si è detto "orgoglioso di partecipare, perchègli investimenti fatti su questi progetti generano una rendita passiva di felicità che dura tutta la vita"Entusiasta anche Nello Acampora Ad di "Hi Performance":  "Esserci è per noi motivo di grande felicità, perchè non esiste il senso dell'impresa se non ha prima di tutto una veste umana. Questo raccolta ingente per noi significa molto e soprattutto ci auguriamo faccia da volano, affinchè altre aziende portino il loro contributo. Ringrazio -  aggiunge Acampora - Antonella Ferro,  titolare del Marriott e imprenditrice che dal 2015 mette a disposizione le sale  per la raccolta e la successiva distribuzione dei pasti"

Si, esiste un futuro diverso. 

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Max Rigano