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Affari di Genio
Stress e ansia danneggiano la memoria: ecco perché

Forse è capitato anche a te di avere la sensazione che, quando sei in una particolare situazione di stress e ansia, fai più fatica a ricordare le cose: da dove metti le chiavi alla lista delle cose da fare, tutto sembra più difficile da ricordare. 

È molto più che una tua impressione, la scienza ha dimostrato più volte infatti che c’è una stretta correlazione fra condizioni di stress cronico e condizioni del cervello.

  • Uno studio del 2010, ad esempio, ha mostrato che lo stress cronico riduce la nostra memoria spaziale, quella che ci aiuta a ricordare posti e oggetti in essi, come le chiavi della macchina.
  • Alcuni ricercatori della University of Iowa hanno scoperto l’esistenza di un legame tra l’ormone dello stress (il cortisolo) e la perdita di memoria a breve termine
  • Neuroscienziati della University of California di Berkeley hanno scoperto che lo stress cronico può creare cambiamenti a lungo termine nel cervello

Un team di ricercatori sudcoreani ha scoperto anche come lo stress danneggia il cervello: lo stress cronico distrugge le cellule dell’ippocampo, una zona del cervello associata in particolare alla memoria, impedendo la fabbricazione di nuovi neuroni. 

Per ridurre questi effetti dannosi dello stress, è consigliabile identificare le cause che scatenano lo stress e ridurle. Avere un’alimentazione sana e varia, fare esercizio, dormire a sufficienza, fare attività di rilassamento, meditazione o mindfulness, sono senza dubbio attività che aiutano.

Ma c’è anche un’altra via molto utile per contrastare gli effetti nocivi di stress e ansia sul nostro cervello: sfruttare la neuroplasticità, ovvero la capacità di rigenerarsi, delle cellule cerebrali quando adeguatamente stimolate.

Come abbiamo visto anche in un precedente articolo Il cervello si rigenera anche dopo gli 80 anni, se lo usi bene a differenza di quanto si è creduto per molto tempo, la ricerca ha dimostrato che il cervello non smette mai di cambiare grazie all’apprendimento.

I cambiamenti associati al processo di apprendimento permettono infatti la formazione di nuove connessioni neuronali e la modifica della struttura interna delle sinapsi esistenti.

Anche a questo riguardo gli studi fatti con l’obiettivo di dimostrare come l’apprendimento possa modificare in modo positivo il nostro cervello, ormai sono diversi:

  • Alcuni Ricercatori dello University College di Londra hanno utilizzato le tecniche di neuroimmagine per studiare i tassisti della metropoli britannica. Per ottenere la licenza infatti, i tassisti di Londra devono imparare a memoria ognuna delle 25’000 vie della città e superare un complicato test chiamato “The Knowledge”, la “Conoscenza”, la cui preparazione richiede dai tre ai quattro anni. Gli studi hanno dimostrato che questa particolare categoria di lavoratori avevano effettivamente una parte specifica del cervello, l’ ippocampo, più grande.  Per escludere la possibilità che fosse un caso, sono stati analizzati anche aspiranti tassisti, confrontando i loro cervelli prima e dopo la preparazione. Il risultato è stato lo stesso: a seguito del loro percorso di apprendimento era intervenuta una modifica nella loro struttura cerebrale.
  • Altri ricercatori hanno osservato una corteccia parietale inferiore sinistra più grande nelle persone bilingui rispetto ai monolingui
  • È stato misurato un maggior volume della materia grigia nei musicisti professionisti rispetto ai non musicisti
  • Draganski e colleghi hanno confrontato il cervello di studenti di medicina tre mesi prima del loro esame in medicina e subito dopo averlo sostenuto con quello di studenti che non stavano studiando in quel periodo, osservando cambiamenti indotti dallo studio in regioni del cervello (corteccia parietale e nell’ippocampo) coinvolte nel recupero della memoria e nel processo di apprendimento.

Insomma, se lo stress e l’ansia della vita moderna possono mettere a dura prova la longevità e brillantezza del nostro cervello, hai alla tua portata un modo tanto semplice quanto efficace per recuperare terreno: studiare e apprendere continuamente cose nuove!

Massimo De Donno 
Ideatore del Metodo Genio in 21 Giorni

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