Il giornale fatto da voi/ Estate e stress in pronto soccorso: ecco perché
Estate che volge al termine con ferie finite per tanti, ma spesso mai iniziate per quei medici ed operatori di pronto soccorso che lavorano sotto organico a causa dei deleteri tagli alla sanità italiana e per il mancato rispetto delle leggi europee sui turni ospedalieri che dovrebbero essere intervallati da 8 a 10 ore di riposo.
Leggi queste però attualmente disattese dalla carenza di concorsi negli ultimi anni per cui, come da me più volte spiegato e denunciato a chi di competenza, i pochi medici in organico sono costretti a sopperire ai turni di quei colleghi pensionati o licenziati e mai sostituiti!
Nel periodo estivo il problema è ulteriormente gravato dalle ferie che, se pur riconosciute come diritto irrinunciabile del lavoratore, accentuano ancor più la carenza organica.
Bisogna inoltre ribadire che i pronto soccorsi sono spesso intasati anche da quei codici minori, bianchi e verdi, che rappresentano tuttavia motivo di stress per il personale impegnato innanzitutto a gestire le vere emergenze, tra le proteste di chi nelle sale d'attesa è impaziente per le lunghe file....come se una contusione o un piccolo taglio fossero più urgenti di un infarto!
Da considerare poi che nei pronto soccorsi di molte città turistiche in estate ai normali pazienti del luogo si aggiungono quei vacanzieri che in quanto lontani da casa e mancanti di medico di base, pur coi loro codici spesso bianchi, sono ritenuti utenti "giustificati".
I locali dei pronto soccorsi diventano così troppo angusti per i tanti pazienti che restano pertanto "parcheggiati" in attesa di ricovero!
Per non parlare del traffico costante delle ambulanze del 118 che centralizzano i pazienti nei pronto soccorsi di pertinenza, con la pressante esigenza di aver la priorità per "non scoprire" il territorio.
In altre parole i pazienti vanno prontamente "sbarellati" per far sì che le ambulanze ritornino al più presto a "coprire" il territorio, con un ovvio sovraccarico di lavoro per i medici dei pronto soccorsi accettanti!
Il tutto con lo sfondo di pazienti parcheggiati e adirati contro quegli operatori sanitari che rappresentano le prime vittime di un sistema ormai infernale e gli unici referenti di tanto comune disagio!
Gli unici a pagare talora con la propria salute per quel sistema "regalato" da una riforma ospedaliera che ha reso la sanità italiana un "lazzaretto" privo di ogni dignità per il paziente utente e per chi ancora, con passione immutata, opera stoicamente a costo della sua stessa integrità fisica.
Infatti, non pochi i casi di medici affetti da patologie da stress quali la sindrome ansioso-depressiva e i disturbi cardio-circolatori ben più gravi come l'infarto del miocardio o l'ictus, che non fanno però notizia come i tanti presunti casi di malasanità di cui spesso sono ingiustamente accusati!
Dunque ancora una volta, cari Beatrice Lorenzin e Michele Emiliano....
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